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Per qualche like in più - Becchi replica duramente a Romagnoli

Il Convento di S. Caterina, sempre al centro del dibattito. Becchi: va salvaguardato dal degrado: accuse e falsità buoni per prendere like.

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Becchi Becchi © NN
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La replica al candidato Romagnoli di Borgo in Comune della vice sindaco di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi, non si è fatta attendere. Servono soluzioni concrete, mediazione e intelligenza, una delle prime "bordate" che la candidata a sindaco per Borgo Insieme, ha mandato all'indirizzo di Romagnoli. Di seguito il testo della sua nota.

È giusto dare una spiegazione chiara in merito alla questione del Monastero di Santa Caterina che no, non può diventare uno dei tanti argomenti da polemica elettorale. È una questione rilevante per il futuro del nostro centro storico ed anche complessa. E come in tutti i problemi complessi, ci sono vari elementi da considerare, perché il recupero e riutilizzo del Monastero è e resta un problema sicuramente non semplice. Basti pensare alle difficoltà enormi per dare un futuro all’ex-ospedale di Luco, nonostante il forte impegno dell’amministrazione comunale, che ha bussato a tante porte (pur non essendo l’edificio di proprietà comunale) per trovare una soluzione.

La prima e fondamentale esigenza è far sì che il Monastero di Santa Caterina sia utilizzato e dunque sia preservato dal degrado. Ricordo che in questo caso l’immobile è di proprietà privata. E una proprietà peraltro parecchio complicata. Questo finora ha fatto da freno. La nascita alcuni anni fa di un’apposita fondazione, che ha messo le premesse per un intervento sul Monastero, ha aperto la prospettiva positiva affinché gli spazi venissero riutilizzati, e con finalità sociali, culturali ed economiche. È interesse dell’intera comunità borghigiana avere un complesso così importante, nel cuore del centro storico, attivo e vivo, piuttosto che un rudere che crolla.

In questo senso l’ultima proposta avanzata dalla Fondazione Cittadella di Santa Caterina è stata recepita nel POC come opportunità di un utilizzo economicamente sostenibile, ricordando che per il recupero si stima un costo di almeno 5 milioni di euro.

Ma i progetti vanno poi realizzati in base alle situazioni e alle esigenze. Il problema che da un anno la parrocchia ha evidenziato, in merito all’utilizzo di determinati spazi per realizzarvi camere e sala da pranzo, è reale. Non si tratta di negare un utilizzo turistico, semmai di trovare collocazioni più consone nei grandi spazi del Monastero. Fin quando la questione mi è stata posta, anche a me quell’ipotesi di collocazione è apparsa non idonea. Si tratta quindi di lavorare affinché il progetto, che non è stato ancora presentato nei suoi dettagli, trovi la forma migliore per contemperare le esigenze di tutti.

Chi critica finge di non sapere che c’è un vincolo importante: qualunque progetto di recupero del complesso monastico e l’insediamento delle nuove attività – cito dal POC - “è obbligatoriamente soggetto ad una convenzione da stipulare tra i soggetti privati e l’Amministrazione comunale, chiamata a tutelare il bene di valore storico, culturale e architettonico e a contemperare l’interesse privato con la valorizzazione delle attività di interesse pubblico da svolgersi nell’ambito dell’impianto seicentesco che, in tal modo, potrà pienamente essere goduto dalla cittadinanza”. Per chi sa leggere senza preconcetti o strumentalizzazioni elettorali, è evidente che destinazioni e utilizzi dovranno essere concordati con l’amministrazione in una convezione dove, è chiaro, si dovrà far rispettare la sacralità dei luoghi vicini. Ripeto: non è stato approvato alcun progetto che preveda la collocazione degli spazi turistici-ricettivi a ridosso della pieve. Esiste solo un’ipotesi, della Fondazione, non concordata col Comune e che potrà essere opportunamente modificata.

Se sarò eletta mi adopererò in tal senso. E lo farò mirando al decollo di un progetto che non veda divisioni o contrapposizioni, ma sappia fare del Monastero il fulcro di una collaborazione tra realtà diverse come Fondazione, la parrocchia, l’associazionismo e l’amministrazione comunale. Questo l’unico modo, io credo, per ottenere un risultato positivo e duraturo.

È un impegno che mi prendo, e non da ora. Già da mesi, e anche negli ultimi tempi, ha avviato azioni che consentano di far confrontare i vari soggetti e trovare soluzioni concrete. È ciò che deve fare un amministratore serio. Nel silenzio, senza proclami. Magari prende meno like rispetto a chi scrive accuse e sparge veleni e falsità, ma fa l’interesse della propria comunità.

Il giochino del volermi caricare di responsabilità fatto dal candidato Romagnoli e dai suoi sostenitori è del tutto forzato e anche fuori misura. Che direbbe se qualcuno gli attribuisse la colpa di non aver salvato l’ex-ospedale di Luco perché è stato quasi vent’anni amministratore del Comune di Borgo San Lorenzo?

Cristina Becchi - Borgo Insieme

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Commenti 2
  • Alessandro

    SI afferma "una convezione dove, è chiaro, si dovrà far rispettare la sacralità dei luoghi vicini" infatti è talmente chiaro che il rispetto della Sacralità nella convenzione non ce l'hanno nemmeno messo... leggiamo "tutelare il bene di valore storico, culturale e architettonico e a contemperare l’interesse privato con la valorizzazione delle attività di interesse pubblico" Quindi hanno a cuore il valore storico, quello culturale e quello architettonico, valori monetizzabili turisticamente, evidentemente quello Religioso non essendo monetizzabile non è da tutelare e non è "nell'interesse pubblico". Ricordatevi che quei luoghi sono nati e sono stati donati a noi dalla Fede del Popolo, la loro Sacralità non è un aspetto secondario, magari è scomodo per alcuni, ma non lo si può mettere in secondo piano. Scusa non richiesta colpa manifesta?

    rispondi a Alessandro
    ven 3 maggio 09:18
  • Sauro Brandini

    Mentre continua lo scannatoio, prende sempre più credibilità la Paesana sincera e schietta, professionale Fulvia Penni! La gente si è rotta di vedere e sentire guerre di poltrona senza programmi ben precisi! Borgo San Lorenzo non è mai stato messo male come adesso! Sono nato a Borgo ed ho un pò di anni per poter dire a chi mi conosce bene che io conosco bene Fulvia e mi fido di Lei e invito chi mi conosce a darle fiducia!

    rispondi a Sauro Brandini
    gio 2 maggio 18:50