Sarà un percorso bellissimo di scoperta di una figura educativa eccellente che ha lasciato un’impronta pazzesca per le generazioni future dell’oriente, e a mio avviso anche per tutti gli abitanti di questo pianeta.
Nutrire le nuove generazioni di consapevolezza e accogliere le loro capacità creative determinerà il futuro degli esseri umani su questo pianeta. Nella scuola odierna possiamo accende la naturale curiosità dei bambini? Possiamo lavorare come educatori e riflettere sulle potenzialità di ciascun individuo, vedere lo svolgersi del cambiamento traendo continua ispirazione?
L’inizio del secolo scorso è stato significativo per le persone dell’epoca e per i popoli attuali per creare un percorso per avvicinarsi al proprio lavoro e alla propria vita in modo diverso attraverso maggiori opportunità di apprendimento, sincronicità accelerata e connessioni significative.
Ma chi era Tsunesaburo Makiguchi?
Nacque nella prefettura di Aichi in Giappone nel 1871 e divenne insegnante nel 1893 di una scuola primaria dell’Hokkaido. Nel 1901 si trasferì con la sua famiglia a Tokyo dove trascorse anni di notevole prosperità intellettuale che lo portarono alla pubblicazione del suo primo libro “La Geografia della Vita Umana” (Jinsei Chirigaku - 1903 Tokyo). L'opera ottenne un grande successo e un riconoscimento anche da alcuni esponenti del governo. Venne considerata uno dei testi fondamentali per la preparazione all'esame di abilitazione all'insegnamento. Ricoprì diversi incarichi e curò i testi scolastici di geografia per conto del ministero dell'Educazione. Lavorò costantemente come direttore presso alcune scuole nelle zone più povere di Tokyo.
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Makiguchi era interessato all'insegnamento della geografia come mezzo per fornire agli studenti una comprensione dinamica e critica del mondo. Il suo interesse è sempre stato quello di guidare gli studenti verso una sicura comprensione dei principi alla base delle relazioni tra le caratteristiche geografiche e le attività umane. Questo progetto generale - la ricerca di principi universali da parte di Makiguchi - si sarebbe evoluto e sviluppato in varie forme nel corso della sua vita.
Il libro “The Geography of Human Life” si compone di tre sezioni principali:
1) la terra come luogo delle attività della vita dell'umanità
2) la natura come mezzo per le reciproche interazioni tra l'uomo e il territorio
3) i fenomeni delle attività della vita dell'umanità con la Terra come palcoscenico.
Durante quegli anni Makiguchi curò diverse riviste educative, promosse corsi per corrispondenza per giovani donne, a cui era negata l'opportunità di un'istruzione formale e fu uno dei primi geografi a impegnarsi nello studio delle comunità locali e delle tradizioni popolari locali. Il suo approccio e le sue idee pedagogiche progressiste lo portarono sempre più apertamente in conflitto con i politici locali, per cui fu più volte trasferito in altre scuole. Ciò nonostante, le autorità riconoscevano il suo indiscusso valore tanto come insegnante che come direttore.
Per Makiguchi, la comunità locale era sia il luogo delle attività della vita quotidiana sia un punto di osservazione da cui osservare il mondo intero. Credeva che, con un'attenta osservazione, fosse possibile per gli studenti discernere all'interno della comunità locale aspetti ed elementi cruciali della società nazionale e persino internazionale.
Le condizioni delle vaste distese del cielo e della terra sono ampiamente rivelate anche nel più piccolo appezzamento di terreno. Così è possibile cogliere a grandi linee i grandi e complessi fenomeni della geografia delle nazioni del mondo attraverso gli esempi trovati in un piccolo e isolato villaggio o città. Se prima comprendiamo chiaramente la geografia della comunità locale, i fenomeni di una singola città o villaggio, possiamo facilmente comprendere la geografia di tutte le nazioni. Così l'ordine proprio della ricerca in geografia è anzitutto quello di osservare scrupolosamente la comunità locale e da questa derivare e fissare i principi da applicare ai fenomeni geografici in genere.
Nel 1930 il pedagogista, filosofo e studioso del significato della Vita, fondò il movimento laico Soka Kyoiku Gakkai. Makiguchi è stato un pioniere nel campo dell'educazione sottolineando la creazione di valore, ovvero dare importanza all'individuo durante il processo educativo mirando a sviluppare il pieno potenziale di ogni studente.
Esistono forti assonanze culturali e ideali tra Makiguchi e la pedagogista italiana Maria Montessori, entrambi evitarono ogni dipendenza dai chiusi e reazionari salotti universitari ed elaborarono le loro teorie educative partendo dall’esperienza e dal contatto diretto con i bambini. Furono osteggiati e perseguitati dal regime militarista dei loro paesi perché entrambi si opposero alla guerra realizzando un sistema educativo rivolto alla pace.
Makiguchi era anche un forte sostenitore dell'importanza dell'istruzione nella costruzione di una società pacifica. Credeva che l'istruzione dovesse concentrarsi non solo sulla conoscenza accademica, ma anche sullo sviluppo del carattere e dei valori, come la compassione, il coraggio e il rispetto per gli altri. Ha visto l'istruzione come un mezzo per creare una società più giusta e armoniosa e ha sottolineato il ruolo degli insegnanti nella promozione del cambiamento sociale e che la loro missione fosse quella di aiutare gli studenti a sviluppare un forte senso di cittadinanza e responsabilità.
Durante la Seconda guerra mondiale, Makiguchi fu imprigionato dal governo giapponese per il suo rifiuto di sostenere lo sforzo bellico. Durante l'interrogatorio, Makiguchi ribadì la sua posizione, inaccettabile per shintoisti e nazionalisti, secondo la quale l'imperatore era una persona comune e non una divinità (seppur meritevole di rispetto), inoltre affermò di sostenere la libertà di religione come un diritto umano fondamentale. Analizzando i verbali degli interrogatori emerge che fu proprio il suo pacifismo e l’opposizione al regime imperiale che provocò la repressione. A causa del duro regime, l'anziano Makiguchi morì in carcere il 18 novembre 1944 all'età di 73 anni, a causa di malnutrizione e, come sappiamo, nell’estate del 1945 furono sganciate ben 2 bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Il concetto di educazione, secondo Makiguchi è incentrato sull'individuo e sul suo sviluppo completo. Egli credeva che ogni studente avesse il potenziale per realizzare grandi cose, e che l'educazione dovrebbe essere strutturata in modo da sviluppare queste potenzialità. Makiguchi sostenne che l'educazione deve andare al di là dell'acquisizione di conoscenze e abilità, vedeva l'educazione come uno strumento per creare una società più giusta e armoniosa.
Makiguchi ha anche introdotto il concetto di "creazione di valore", che sottolinea l'importanza di sviluppare il valore sia per l'individuo che per la società nel suo insieme. Perciò il focus essenziale è quello di sviluppare la capacità degli studenti di creare valore nella loro vita e nella società, e di contribuire al benessere della comunità in cui vivono.
I principi della teoria di valore di Tsunesaburo Makiguchi si basano su:
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Creare valore in tutte le attività umane, ovvero quando si soddisfano i bisogni degli individui e si contribuisce al benessere della società e promuove l'idea di una cittadinanza globale che incoraggi l'interazione pacifica e la cooperazione tra le nazioni e le culture.
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La vita di ogni individuo ha un valore intrinseco e deve essere rispettata e protetta, questo principio sottolinea l'importanza della solidarietà e del rispetto reciproco, indipendentemente dalle loro differenze culturali, religiose o sociali.
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L'educazione ha come obiettivo principale quello di sviluppare la capacità degli studenti di creare valore nelle loro vite e nella società in cui vivono, per la creazione di una società armoniosa e la coesistenza pacifica.
Il pedagogista Makiguchi ha dato rilevanza a tre concetti strettamente collegati e che si influenzano fra loro, questi sono: Guadagno, Bellezza e Bene.
Con il concetto di Guadagno si riferisce al soddisfacimento dei bisogni materiali dell'individuo, come il denaro, il cibo e il riparo. Tuttavia, Makiguchi sottolinea che il guadagno non dovrebbe essere l'unico obiettivo della vita, ma piuttosto un mezzo per raggiungere obiettivi più elevati.
Con il concetto di Bellezza va oltre l'aspetto fisico ed estetico e si riferisce alla bellezza interiore, come la gentilezza, la sincerità e la lealtà. Questi valori sono essenziali per la costruzione di relazioni significative e durature tra gli individui.
Con il concetto di Bene, infine, si riferisce alla capacità dell'individuo di creare valore per sé stesso e per la società. Questo valore è creato attraverso l'educazione e lo sviluppo di valori positivi, come la compassione, il coraggio e la giustizia.
Le scuole ispirate da Tsunesaburo Makiguchi prendono il nome di "Soka Gakkai International" fondate nel 1975 grazie al giovane discepolo e l’attuale Maestro Daiksaku Ikeda. Il sistema educativo si è diffuso in varie parti del mondo.
Ma cos’è la Soka Gakkai?
È un movimento pedagogico e buddista nato nel 1930 in Giappone dallo stesso Makiguchi e dal suo collega Maestro Josei Toda. Un aspetto unico della Soka Gakkai è la pratica della recitazione del Nam-myoho-renge kyo, un mantra buddista, invocato per essere felice e adempiere alla propria Rivoluzione Umana. È una pratica utile per sviluppare saggezza, compassione e per promuovere la pace e il benessere nella società. Le scuole includono una vasta gamma di discipline e concetti educativi per bambini, giovani e adulti, come corsi di lingua, di cultura, di musica e di arti marziali. Inoltre, promuovono la ricerca accademica e la collaborazione internazionale attraverso la creazione di istituti di ricerca e di università. Makiguchi sapeva bene che la scuola doveva impegnarsi a mettere in luce il valore di ciascuno e questo sforzo portava alla realizzazione massima del potenziale umano e alla creazione di una società più giusta e armoniosa.
Nella primavera del 2019 ho avuto la fortuna di visitare, nella regione del Kansai poco distante dalla metropoli commerciale di Osaka, un nucleo di scuole superiori Soka. Ho visto con i miei occhi la gioia e la gentilezza dei ragazzi e delle ragazze che frequentavano il Campus, ho percepito la loro incredibile fortuna. C’era una fantastica atmosfera, una forte voglia di apprendere, una passione brillante. Ho osservato la loro interazione con l'ambiente di piena cura e ho compreso che sono concretamente allenati su valori come il rispetto, la gentilezza e la comprensione, temi fondamentali per avere successo nella vita e per affrontare le sfide del XXI secolo.
Gli scopi dell’educazione sono collegati e inerenti agli scopi della dignità della vita umana e di tutti gli esseri viventi, tutti tendiamo a migliorarci, consciamente o inconsciamente, ricerchiamo l’armonia con la Natura che ci circonda e desideriamo riconoscere i nostri talenti.
Il processo di apprendimento non può essere gestito disordinatamente. Gli studenti ampliano le loro facoltà mentali procedendo per tappe, a condizione che non vengono repressi da una memorizzazione meccanica. Guidare i bambini nello studio in maniera sistematica, ovvero in base a un programma ben definito, vuol dire anche poter accompagnarlo con una visione globale alla scoperta dei propri interessi. Partendo da una conoscenza dei saperi, attraverso l’osservazione e l’ascolto si può rilanciare un programma adatto alle loro peculiarità in modo da amplificare il loro percorso di crescita privilegiando l’esperienza perché, ad esempio, un conto è leggere dell’Alaska, un’altra è viverci. Ogni informazione e percorso didattico deve emerge dai bisogni e dalle domande degli studenti.
La sfida è quella di entrare nel flusso dell’autocoscienza, con un’educazione che permette di fare scelte genuine attraverso stimoli ed esperienze pratiche gratificanti.
La filosofia educativa di Makiguchi e le sue proposte di riforma scolastica ha radice nella filosofia greca dell’eudemonismo, la dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità (gr. εὐδαιμονία) e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla. Ogni individuo ha un’identità piena di virtù e talenti. La felicità è perfezione individuale, come attuazione delle proprie capacità, il cui culmine si raggiunge nell’esercizio dell’attività razionale e di buon senso. La felicità è un fattore centrale dell’apprendimento stesso ed è chiaro ormai per molte scuole (almeno a livello teorico) che l’emozione della gioia pervade e predispone a comprendere meglio lo studio.
L’augurio che possiamo estrapolare dalla teoria di valore di Makiguchi è detto fatto:
il valore autentico dell’educazione scolastica e degli insegnanti è focalizzato su predisporre gli studenti al raggiungimento della propria felicità.
È raro nascere umani. Il numero di coloro che sono dotati
di un corpo umano è piccolo come la quantità della terra
che può stare su un’unghia e mantenere la vita
di un corpo umano è difficile come
la rugiada rimanere sull’erba.
Nichiren Daishonin [1222 - 1281]
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