in consegna delle stampelle © OKMugello
Recentemente, Saverio Zeni dalla nostra redazione ha avuto un collegamento in diretta con Niccolò Celesti il 1° marzo per ottenere gli ultimi aggiornamenti sulla sua missione umanitaria nel cuore del conflitto ucraino. Dopo aver lasciato Kyiv il 25 febbraio, in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa, Niccolò è tornato nel Donbas per continuare il suo lavoro con il 206° battaglione.
Niccolò ha raccontato di aver attraversato città ormai deserte, un tempo popolate e ora vuote. In una di queste città, precedentemente abitata da 22.000 persone, ha visitato un centro di stabilizzazione per i feriti e ha consegnato medicinali e stampelle, sottolineando l'acuta necessità di supporto in queste zone segnate dal conflitto.
Durante un'ulteriore diretta oggi alle 13:00, Niccolò ha condiviso dettagli dall'interno di una trincea, rivelando l'uso di gas da parte dei russi, probabilmente non nervino ma comunque irritante, costringendo i soldati ucraini a scoprirsi e diventare bersagli dei droni. Ha evidenziato l'importanza cruciale delle donazioni per l'acquisto di equipaggiamenti difensivi, tra cui un dispositivo che individua i droni kamikaze, essenziale per la sicurezza delle truppe.
La missione sta raggiungendo un punto decisivo: domani è previsto un collegamento che concluderà questa fase della missione con la consegna di un veicolo al comandante del battaglione. Questo atto simbolico non solo fornisce supporto logistico ma rappresenta anche un gesto di solidarietà verso il battaglione e i civili coinvolti nel conflitto.
L'opera di Niccolò Celesti nel Donbas dimostra come l'impegno personale, unito alla generosità pubblica tramite donazioni, possa incidere profondamente in contesti di grave emergenza. Continuiamo a monitorare e sostenere queste iniziative essenziali per portare soccorso e speranza in aree dove la pace è ancora un obiettivo da raggiungere.
La Diretta Live del 1 Marzo
Diretta Live del 2 di Marzo con informazioni dalla trincea
