È impossibile per ogni cittadino di questa città dimenticare la mattina del 13 dicembre del 2011, quando Samb Modou, Diop Mor e Moustapha Dieng, cittadini senegalesi “rei” solo di mostrare il colore “sbagliato” della pelle, furono uccisi dalla follia razzista di Gianluca Casseri.
Quel giorno oltre alla morte di Samb Modou e Diop Mor anche il connazionale Moustapha Dieng restò irrimediabilmente disabile nel corso della stessa vicenda.
Poco dopo aver ucciso e ferito in piazza Dalmazia, lo stesso attentatore, non sazio, sparò anche a Sougou Mor e Mbenghe Cheike, presso il Mercato Centrale di San Lorenzo, ferendoli.
Una tragedia che a Firenze, città aperta all’accoglienza e alla coesione sociale, bruciò e brucia tuttora come sale su una ferita.
Quei giorni, in cui ci furono anche momenti di tensione con la comunità senegalese, non mancò la risposta fattiva delle istituzioni e prima ancora lo sdegno dei fiorentini che non tollerarono tanta, inutile, violenza.
Il 13 gennaio 2012, in piazza Dalmazia, è stata eretta una lapide per ricordare le vittime dell'attentato e per sottolineare il ripudio di Firenze verso ogni forma di razzismo. Nel 2021 è stata intitolata alle vittime l'area Verde di via Maragliano. Ai tre cittadini senegalesi feriti è stata conferita la cittadinanza onoraria.
Oggi alle 12 in piazza Dalmazia si terrà una commemorazione in ricordo della strage.