Acqua nel Carza. Un fiume di polemiche... © n.c.
Le lettere giunte in redazione, il Comunicato della Lista Civica Idea e una precisazione del nostro direttore dopo l'annuncio del Comune di San Piero sui rilanci nel Carza: Ho appena finito di leggere, dapprima con sorpresa, poi con irritazione crescente, l’articolo che l’amico Aldo Giovannini ha pubblicato oggi sul sito di OK Mugello. Non voglio essere frainteso: il malumore non è certo indirizzato verso l’ottimo Aldo, che fa il suo dovere di cronista. Non è colpa sua se il contenuto dell’articolo fa venire un travaso, come si dice, a chiunque conosca lo stato attuale del torrente Carza e ne abbia a cuore la sua sopravvivenza. Anzi, più che di sopravvivenza si dovrebbe parlare forse di “resurrezione”. Già, perché la Carza è stata estinta, ammazzata, completamente prosciugata alla sua sorgente principale. E’ stato un torrenticidio compiuto con dolo, premeditato, sotto lo sguardo freddo e indifferente di amministratori e progettisti. Di quello che è accaduto alla Carza sappiamo tutto, e appartiene alla peggiore cronaca di questa povero Paese, dove non si è più capaci di realizzare un’opera pubblica senza fare come il frate Cimabue di una nota pubblicità anni 70, che “faceva una cosa e ne sbagliava due”. Occorrerebbe ben altro spazio per elencare i dettagli di questa triste vicenda. Non entriamoci di nuovo. Tornando invece all’articolo, credo proprio che ogni cittadino di San Piero a Sieve, e intendo dell’intero Comune, non possa che sentirsi preso in giro da quanto vi si legge. Non me ne voglia Giovannini, ma come si possa trovare “confortante” che un tubo rilanci un po’ d’acqua nel letto completamente asciutto del torrente, a metà del paese, assicurando forse (e si sottolinea il forse) un rigagnolo, né di più nè di meno, a 700-800 metri dalla confluenza del torrente medesimo con la Sieve, e lasciando del tutto a secco i chilometri e chilometri a monte di questo punto… bè, abbiate pazienza, ma questo è veramente tutto tranne che confortante. San Piero a Sieve è un paese nato e sviluppato alla confluenza di due fiumi (o torrenti). Non credo ci sia bisogno di aggiungere molto per far capire la portata del danno ambientale, igienico sanitario, e vivaddio sociale e culturale, provocato dal completo prosciugamento di una di queste due assi portanti della vita della comunità. Leggere quindi che il Sindaco, pur ammettendo la limitatezza dell’intervento, considera questa piccola, misera cosa “un passaggio importante”, sapendo benissimo – perché sarebbe un insulto alla sua intelligenza pensare che non lo sappia - quale resterebbe la situazione del torrente, bè, fa veramente male. Caro Sindaco, e mi rivolgo direttamente a lei e alla giunta che ella presiede, per favore, eviti almeno di farci passare per sempliciotti. Nessuno sostiene che mettere un po’ d’acqua in un torrente secco faccia male, anzi; ma per cortesia ci dica come lei e la sua amministrazione intende operare per riportare il torrente Carza - e parlo di tutto il suo corso, non degli ultimi 700 metri – ad uno stato di vita minima. Ce lo dica, ma in modo chiaro, semplice, con concretezza, senza frasi tipo “occorrerà monitorare attentamente”… “mettere atto interventi nelle sedi opportune”… senza cioè questo politichese d’antan che ci ha stufato tutti, tutti. I cittadini vogliono sapere Cosa, Come, Quando. Ci dia queste risposte. Noi, suoi cittadini ed elettori, siamo tutti qui con le orecchie tese. Ma le dico di più, saremmo pronti a dare tutto il nostro appoggio a qualsivoglia iniziativa seria e concreta per riportare la Carza alla vita. Non chiederemmo di meglio. In questi giorni, un gruppo di cittadini di San Piero si è ritrovato in maniera spontanea, per costituire un Comitato dall’emblematico nome “Carza Viva”, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni sulla drammatica situazione del torrente e, ovviamente, provare a trovare delle soluzioni. Di tale Comitato fa parte anche il sottoscritto e assicuro che c’è piena disponibilità per incontrarsi, all’insegna dello spirito più collaborativo, e affrontare in modo serio e pratico la questione della Carza. Non lasciamo che questo scempio rimanga. Con molti cordiali saluti, anche a nome del Comitato “Carza Viva”, Neri Barletti Ecco invece quanto riceviamo e pubblichiamo dalla Lista Civica Idea Sconcertati, per non usare parole peggiori. Sconcertati da quanto leggiamo nell'articolo apparso su OK Mugello, con un titolo totalmente fuorviante a meno che nelle intenzioni non volesse essere sarcastico o tragicomico, peccato che la questione del Torrente Carza non faccia ridere nessuno. Come tutti gli anni, oltre a una conferenza sull'argomento Carza nel 2009, una mozione (rigettata dalla maggioranza) per denunziare le Giunte Regionali che approvarono il progetto che poteva essere una notevole leva per riattivare la discussione sulla Carza, nell'ultimo consiglio abbiamo discusso l'ennesima interrogazione sull’argomento. L'obiettivo è cercare di mantenere vivo l'interesse e smuovere l'Amministrazione a farsi sentire, ma sentire per davvero, in Regione e gli altri Enti per cercare di mitigare il danno che – ricordiamolo nuovamente per chi se lo fosse dimenticato – ha una grossa componete a carattere irreversibile che dunque si protrarrà sulle future generazioni. Per ora di azioni DAVVERO concrete non si riesce a veder nulla, nonostante che di progetti ed idee progettuali in stato più o meno avanzato ce ne siano, e temiamo fortemente che alla fine per interessi economico – politici ed ignavia la questione del Torrente Carza passi, prima, come NON PRIORITARIA, poi, finisca nel dimenticatoio o in una sorta di Brigadoon amministrativo: in questo ci fa davvero piacere vedere che un gruppo di cittadini, di San Piero a Sieve ma anche di Vaglia, stia dando vita ad un comitato “CARZA VIVA” che per prima cosa dovrà avere proprio il compito di mantenere costante l’attenzione al problema ed esser di pungolo alle Amministrazioni. Ma veniamo al famoso rilancio. Già basterebbe fare un impietoso paragone tra la lunghezza dell'asta torrentizia e quella del tratto POTENZIALMENTE interessato, ed a voler essere buoni basterebbe confrontarla non con tutta la lunghezza della Carza – come si dice: sparare sulla Croce Rossa – ma già del solo tratto che interessa San Piero a Sieve da Ischieti alla foce per capire – senza bisogno di scomodar laureti di niuna sorta – come si tratti di poca cosa. Sostanzialmente la faccenda, già completamente finanziata con circa 50000 da parte della Regione Toscana e che ormai da anni si discute nel nostro Consiglio Comunale, servirà in primo luogo a garantire il sostentamento degli importati pozzi estrattori (cioè l'acqua dell'acquedotto di Publiacqua) presso il "Girone", la grande curva del Carza 100 m a valle della nuova passerella di Via San Francesco, ovvero sotto l'ex campo sportivo "Bettini". L'obiettivo primario del progetto non è quindi mitigare l'enorme danno alla risorsa idrica dell'acquifero che alimentava il Torrente Carza, ma quello di garantire i pozzi estrattori – con questo scelta assolutamente strategica e condivisibile – recuperando l'acqua di scolo della galleria LATO NORD (il grosso, quello che va a Sesto, definitivamente perso dal Mugello) che altrimenti sarebbe stata "persa" e reindirizzata al naturale deflusso in Sieve. Inoltre solo una volta realizzato e messo a regime il tutto si potrà capire l'effettiva ricaduta del rilancio su quel tratto di torrente in termini di reali deflussi "utili", cioè dei reali deflussi NEL torrente, considerando i prelievi dei pozzi estrattori, le estati sempre più siccitose ecc., ecc. per vedere se effettivamente si rigenererà, pur in un brevissimo tratto, una parvenza di deflusso minimo vitale. Certamente quanto in progetto – e questa volta ci auspichiamo che davvero sia di effettiva prossima realizzazione – va visto positivamente, già la sola salvaguardia dei pozzi che alimentano un acquedotto è cosa come detto meritevole. Ma volerlo spacciare come il ritorno dell'acqua in Carza questo NO, non lo possiamo accettare. LISTA CIVICA IDEA Di seguito pubblichiamo una nota del direttore di OK!Mugello, Nicola Di Renzone, in merito alla lettera della Lista Civica Idea: Gentile Lista Civica, intervengo brevemente sulla questione in quanto il nostro giornale è stato chiamato in causa per il titolo dell'articolo in questione. Sinceramente, a riguardare bene la questione e dal punto di vista squisitamente giornalistico, non mi sembra si tratti di un titolo ' totalmente fuorviante', come affermato nella vostra lettera. Certo si può discutere dell'entità dell'intervento. Fate bene voi Consiglieri Comunali (e noi vi abbiamo dato e vi daremo sempre il massimo risalto) a denunciare la limitatezza dell'intervento e tutti i problemi che comporta. Il lavoro del giornalista è però a volte particolarmente difficile. Occorre sintetizzare in poche parole una notizia o un concetto, in modo da presentarlo al lettore in maniera interessante e accattivante. Non si tratta di fare giornalismo sensazionalistico o 'urlato' con titoli fuorvianti; ma bisogna anche evitare il rischio opposto. Ossia di essere troppo burocratesi e fare dei titoli che al lettore, a prima vista, non dicono niente. D'altra parte non è una notizia falsa che l'acqua tornerà nel Carza, certo sarà poca e per un breve tratto. Saremmo faziosi se non avessimo scritto nel pezzo o se non pubblicassimo con la giusta evidenza la vostre repliche. Ma non credo che si possa affermarlo solo per il titolo, tra l'altro messo tra virgolette. Detto questo non pretendiamo di essere perfetti. Possiamo sbagliare, certo, il nostro lavoro di cronisti non è mai facile e per questo ringraziamo tutti i lettori che ci correggono ogni volta che usiamo toni non adeguati... Il direttore di OK!Mugello Nicola Di Renzone Per completezza pubblichiamo anche l'intervento del giornalista Aldo Giovannini: Leggo le lettere inviate alla Redazione di OK!Mugello, relative alla “querelle” sulla Carza, con l’esauriente risposta del nostro direttore. Aggiungo solamente, dato che vengo citato più volte, che nonostante 50 anni di esperienza giornalistica, anzi di scribacchino, dato che ho a malapena la Terza Avviamento al Lavoro, senza lauree e diplomi, mi sono dimenticato all’inizio dell’articolo di inserire, come è prassi, la seguente dicitura: “dall’Ufficio Stampa del Comune di San Piero a Sieve, riceviamo e pubblichiamo”. Ce ne siamo dimenticati (anche se, ad onor del vero, l’immagine a corredo è tratta dal nostro archivio con l’aggiunta di una breve nota storica), e questa è la nostra unica colpa, se così si vuol dire, poiché sembra che tutto sia venuto fuori dalla nostra penna. Credevamo che qualcuno lo avesse compreso, ma non è stato così. Pazienza. Comunque sia, la speranza è che la Carza, un giorno, possa davvero ritornare quel bel placido fiume che tante generazioni di sampierini e mugellani hanno conosciuto nel tempo e nello spazio. Aldo Giovannini Foto: Novembre del 2010. Un letto decoroso della Carza dietro la Pieve sulla Strada Provinciale. (Foto A.Giovannini) E un nuovo intervento della Lista Civica Idea: Spettabile Direttore è esperienza quotidiana che sempre più spesso il duro lavoro del giornalista finisca nella lettura del solo titolo; basta vedere i TG della mattina che ormai tutti hanno uno spazio dedicato alla carta stampata, limitandosi a dar fugace lettura del titolo e qualche volta persino nemmeno tutto! D'altra parte si sa però che parlar di corde in casa dell'impiccato non è, quantomeno, opportuno ed inevitabilmente si aprono le cataratte a quello che avete chiamato “un il fiume di polemiche “: a noi delle polemiche non ci porta nulla, la vita è già tribolata a sufficienza, ma ci interessa per quanto nostro possibile dar conto della verità e che la questione Carza trovi una soluzione più corposa: queste, a nostro modesto giudizio, non ci sembrano polemiche. Da parte nostra ancora un grazie per lo spazio che - sottolineo sempre - ci avete concesso e per il Vostro impegno nella ricerca e divulgazioni delle notizie del nostro Mugello (e non solo), come evidenziamo lo zelo, che senza rischio di smentita definiamo "storico", che Aldo Giovannini ha sempre messo nella ricerca e analisi dei fatti passati o presenti della nostra terra. Cordialmente Dott. Geol. Luca Barletti capogruppo Lista Civica IDEA


