A Firenze si è verificato un nuovo caso di violenza contro un conducente di autobus, un episodio che si aggiunge a una serie di aggressioni preoccupanti. La mattina del 25 settembre 2024, l’autista di Autolinee Toscane è stato prima aggredito verbalmente e poi fisicamente da un passeggero. L’uomo ha riportato contusioni che lo hanno costretto a ricorrere a cure ospedaliere, trovandosi in stato di shock. A dare notizia dell’evento sono stati i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, e Fisal Cisal, che in un comunicato congiunto denunciano il crescente allarme.
I sindacati sottolineano che questi episodi non sono isolati, ma fanno parte di un fenomeno che richiede un intervento urgente. Tra le proposte per migliorare la situazione ci sono:
- Maggiori misure di sicurezza a bordo dei mezzi pubblici
- Maggiore presenza delle forze dell’ordine
- Condanne esemplari per i responsabili delle aggressioni
- Campagne di sensibilizzazione rivolte al pubblico
L'episodio non è un caso unico. Solo pochi giorni prima, un altro autista era stato aggredito su una linea extraurbana scolastica, dove un passeggero lo aveva minacciato e attaccato fisicamente, ripetendo il gesto il giorno successivo.
Massimo Milli, sindacalista della Faisa-Cisal Toscana, ha espresso profonda preoccupazione, chiedendo con forza l’adozione di misure straordinarie. "Ci deve scappare il morto?", ha domandato provocatoriamente, chiedendo maggiore tutela per i conducenti. "Gli autisti non si sentono più sicuri e la situazione è insostenibile", ha aggiunto, evidenziando il clima di paura e insicurezza che regna tra i lavoratori del settore.
Questi episodi di violenza, in continua crescita, sottolineano la necessità di affrontare il problema in modo deciso, per garantire maggiore sicurezza e protezione a chi lavora nel trasporto pubblico.