La nave dolce © MM
E' scosso il pubblico del Corsini all'uscita da "La nave dolce" lo spettacolo scritto da Daniela Nicosia. andato in scena venerdi 3 Marzo. Con un grande Massimiliano di Corato (Premio Gigi Dall'Aglio 2021) che racconta con tre voci – quella del ragazzo che si mette in viaggio, quella di chi accoglie, quella di chi guarda ,tre mondi perfettamente caratterizzati che hanno trasportato gli spettatori al porto e nello stadio di Bari dove in quell'estate del 1991 furono ammassati i 20.000 esseri umani sbarcati dalla nave Vlora,
C'è la voglia di fuggire, la gioia dell.avvistamento della costa di quell'Italia vista (di nascosto) in televisione, la delusione di essere presi ed ammassati nello stadio come animali allo zoo, l'ospitalità dei cittadini di bari, qualche pregiudizio ed un'analisi politico-sociale dettagliatissima senza sfociare nel didascalico.
Gli albanesi si riconoscono, racconta il nonno, sono quelli con "I capelli corti cresciuti" quelli vestiti come noi 10 anni fa e mentre il sindaco di Bari viene silurato, allo stadio lottavano per un panino lanciato da un'elicottero, o per una di quelle bottigliette d'acqua che all'improvviso cadono dal cielo riempendo completamente il palcoscenico.
lo spettacolo è bello,veramente bello, carico d'emozione e riporta alla mente un episodio terribile della nostra storia recente, quanto mai attualizzato dagli sbarchi e dai naufragi degli ultimi tempi, una grandissima prova attoriale che ha regalato a Di Corato gli applausi di un pubblico sopraffatto dall'emozione.
"Se tuo fratello è nel fango, nel fango ci sei anche tu"
