Aldo Agroppi è stato un calciatore e allenatore italiano, noto per la sua carriera nel Torino e nella Fiorentina, nonché per il suo carattere forte e le sue opinioni controcorrente. Nato a Piombino il 14 aprile 1944, Agroppi ha vissuto una vita segnata da successi e tragedie, che hanno influenzato sia la sua carriera sportiva che la sua vita personale. Quanti sorrisi ci ha regalato con la sua irriverenza e la sua sincera spontaneità.
Carriera da calciatore
Agroppi iniziò la sua carriera nel vivaio del Piombino, esordendo in Serie D prima di trasferirsi al Torino. Debuttò in Serie A il 15 ottobre 1967, in un match contro la Sampdoria, in una giornata tragica segnata dalla morte di Gigi Meroni, un compagno di squadra molto amato. Agroppi si affermò come un centrocampista di contenimento robusto e determinato, noto per le sue capacità difensive. Durante la sua permanenza al Torino (1967-1975), contribuì alla vittoria di due Coppe Italia (1968 e 1971) e divenne una delle bandiere del club.
Dopo il Torino, giocò anche per il Perugia fino al 1977, prima di ritirarsi dal calcio giocato. La sua carriera fu segnata da eventi drammatici, tra cui la morte del suo amato fratello Livio e altri lutti che lo colpirono profondamente[1][2][4].
Carriera da Allenatore
Dopo il ritiro, Agroppi intraprese la carriera di allenatore. Iniziò con le giovanili del Perugia e poi passò al Pescara in Serie B. Riuscì a riportare il Pisa in Serie A durante la stagione 1981-1982. La sua esperienza più significativa come allenatore fu alla Fiorentina, dove guidò la squadra a un quarto posto nella stagione 1985-1986. Tuttavia, la sua carriera da allenatore fu segnata da difficoltà personali legate alla depressione, che lo portarono a dimettersi in più occasioni[2][4][5].
Agroppi tornò alla Fiorentina nel 1993 ma non riuscì a evitare la retrocessione della squadra in Serie B. Dopo diverse esperienze poco fortunate con altre squadre, si ritirò dall'attività di allenatore.
Carattere e Influenza
Agroppi era conosciuto per il suo carattere forte e le sue opinioni dirette. Fu un polemista vivace nei media sportivi italiani e non esitava a esprimere le sue idee anche su questioni controverse. La sua personalità complessa lo rese una figura amata da alcuni e criticata da altri.
In sintesi, Aldo Agroppi è stato un calciatore talentuoso e un allenatore appassionato, la cui vita è stata influenzata da successi sportivi ma anche da profondi lutti personali. La sua eredità nel calcio italiano rimane significativa sia per le sue prestazioni sul campo che per il suo impatto come opinionista.
Nelle mattinata è arrivato il cordoglio della sindaca di Firenze Sara Funaro e dell'assessora allo sport Letizia Perini che ricordano l'ex calciatore e allenatore, sulla panchina della Fiorentina per oltre 40 partite
“Un uomo autentico, schietto e mai banale”. Così la sindaca Sara Funaro e l'assessora allo sport Letizia Perini ricordano Aldo Agroppi, scomparso oggi a 80 anni, allenatore della Fiorentina tra l'85 e l'86 e il 1993 per oltre 40 partire.
"Il calcio italiano perde un grande personaggio - hanno aggiunto - prima da calciatore, poi da allenatore e anche da commentatore Agroppi ha sempre dimostrato di essere una persona speciale e con grandi valori. Lo ricorderemo sempre con stima e simpatia”.
"Ci uniamo al dolore della sua famiglia - ha concluso la sindaca Funaro - alla quale porgo le condoglianze mie personali, dell'amministrazione e della città".