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L'Alzheimer, visto con leggerezza e ironia. Haber e Lante della Rovere fanno riflettere a Borgo

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L'Alzheimer, visto con leggerezza e ironia. Haber e Lante della Rovere fanno riflettere a Borgo L'Alzheimer, visto con leggerezza e ironia. Haber e Lante della Rovere fanno riflettere a Borgo © n.c.
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Il Teatro Giotto di Borgo è esploso dopo l'ora e quaranta di una pièce straordinaria che ha commosso il pubblico che aveva esaurito la sala da giorni. E' esploso in un applauso interminabile per "Il padre" che dopo il debutto a Parigi nel 2012 e ben due premi Molière, è stata tradotta e rappresentata in tutta Europa, a Broadway ed è stata anche adattata per il grande schermo da Philippe Le Guay col titolo "Florida". In scena un Alessandro Haber; che riesce ad andare oltre la bravura riconosciuta dal David di Donatello, da 4 nastri d'argento, il Globo d'oro ed il premio Gassman; trascinando il pubblico in un mondo fatto di ripetizioni, di buio, di personaggi che in una scena hanno un volto, in quella dopo un altro. E' spiazzante per il pubblico, che all'inizio fatica un attimo a capire il perché i personaggi cambino volto, i discorsi si ripetano; poi entra nella confusione della testa del protagonista che, assistito dalla figlia, si ostina a negare la malattia. Con Haber in scena una straordinaria Lucrezia Lante della Rovere (al cinema in questi giorni in "Benedetta follia" di Verdone) che ha retto il confronto con la prova magistrale di Alessandro in questo spettacolo che sta riscuotendo enormi successi. Li avevamo già visti separatamente in Mugello, lui con "La valigia dell'attore" a Vicchio e nello spettacolo su Antonio Gramsci a Borgo, lei a Borgo in "Malamore" (ed erano stati grandi). Ma insieme sono strepitosi, nonostante lo spettacolo non sia certo facile. Altro già visto in Mugello, David Sebasti nei panni del marito della figlia (che avevamo già apprezzato insieme a Pamela Villoresi in "Appuntamento a Londra" e in "Medea", e che gli appassionati di fiction ricorderanno in "Le tre rose di Eva 3" e "L'onore e il rispetto - ultimo capitolo"). In scena anche Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo e Riccardo Floris, per uno spettacolo bellissimo che riesce a raccontare col sorriso e con un filo d' ironia lo spaesamento di un uomo che inizia a perdere la memoria. Dopo aver chiesto l'interruzione degli applausi, Haber e tutta la compagnia hanno invitato il pubblico a sostenere l'A:I:M:A: Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (linea verde 800 679 679) ricordando, come dice il pieghevole consegnato al pubblico, che "In Italia ogni 10 minuti qualcuno perde la memoria". Beh! per chiudere con un riferimento ai ricordi, sicuramente agli spettatori di ieri sera, resterà il ricordo di uno spettacolo straordinario, emotivo, senza mai scendere nel commovente per forza, interpretato da due attori straordinari che si sono guadagnati quell'infinita, sincera e commossa, esplosione di applausi !

 

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