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A volte ritornano. Annarita Fasulo torna dirigente scolastica a Firenze e lo fa da par suo

A ribellarsi alla sua gestione i genitori del comprensivo Piero della Francesca

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Lo sciopero che fu organizzato in piazza Oberdan contro Annarita Fasulo. Lo sciopero che fu organizzato in piazza Oberdan contro Annarita Fasulo. © OkNews24
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Torna in città, e lo fa da par suo col botto la contestatissima dirigente scolastica Annarita Fasulo che dopo la burrascosa permanenza al Peano prima e all'Istituto Comprensivo Masaccio di Firenze poi (che comprende le scuole Masaccio, Giotto, Andrea Del Sarto e Capponi) e che sfociò addirittura in un clamoroso sciopero "a personam" nei suoi confronti organizzato da genitori e insegnanti esasperati è stata nominata dirigente scolastica del comprensivo Piero della Francesca.

Nei confronti di Fasulo ricordiamo, dopo due anni complicati al comprensivo Masaccio scattò un provvedimento d’urgenza firmato dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Ernesto Pellecchia, dopo gli accertamenti svolti dall’ispettore ministeriale  per "incompatibilità ambientale" (articolo qui).
Fasulo lasciò così Firenze per trasferirsi alla Pertini di Vaiano dove non ha mai preso servizio per l'impugnazione della nomina che la collocava fuori provincia. Ha vinto lei e così eccola tornare a Firenze.

Alla Piero della Francesca si allarmarono tutti dato che ormai Annarita Fasulo è preceduta dalla sua fama, ma dopo un momento di assestamento eccoci alla contestazione.

I genitori e i docenti del comprensivo, disperati da alcune prese di posizioni unilaterali dove si vieta persino ai bambini di festeggiare i compleanni affidano a una lettera aperta inviata alle autorità competenti il loro disagio.

Di seguito la loro lettera inviata per conoscenza oltreché all'Ufficio Scolastico Regionale all' Assessora all' Educazione del Comune di Firenze Sara Funaro e al Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni .

"Una scuola respingente.
Con la presente vogliamo esprimere il nostro disappunto sulla gestione del comprensivo Piero della Francesca, sulla rigidità adottata dalla dirigente Annarita Fasulo nei confronti delle famiglie, fatta di tanta burocrazia e della scarsa professionalità nell'erogazione del servizio.
Le questioni sono molteplici e non è facile spiegarle compiutamente in una lettera, proveremo ad illustrarle per punti, anche se in maniera un po' schematica.

A differenza degli anni pre covid è vietato oltrepassare il cancello della scuola per portare e riprendere i figli alla primaria Bechi in via Bugiardini 25, pur essendoci grandi spazi, i genitori sono costretti a sostare in mezzo di strada con non pochi rischi per l'incolumità degli stessi.

É stato cambiato l'orario di ingresso alla scuola dell'infanzia e modificato quello dei moduli alla Don Milani nonché le possibilità di entrate/uscite posticipate/anticipate in tutto il comprensivo a pochi giorni dall'inizio delle lezioni.

Tutto ciò in contrasto con il Ptof e Pof approvati l'anno precedente e quindi in vigore agli open day prima delle iscrizioni al nuovo anno.
In questo modo ha messo in difficoltà i genitori soprattutto di bambini con disabilità che hanno necessità di svolgere terapie in orario scolastico a cui viene richiesto un iter burocratico incompatibile con le tempistiche reali degli appuntamenti stessi.

Non è rispettata l'indicazione del Ministero della Salute rispetto al peso degli zaini, non viene infatti facilitata l'organizzazione per poter lasciare a scuola materiali o scarpe da ginnastica.

Sono state rimosse tutte le lavagne tradizionali, sia a gessetti che a pennarelli cancellabili, che erano utili sia in caso di guasto alla lavagna elettronica che per ragazzi con difficoltà.

Non vengono inviate le comunicazioni alle famiglie con i 5 giorni di preavviso. E' accaduto per uno sciopero e per la convocazione delle riunioni interclasse dove molti rappresentati non parteciperanno perché è stato comunicato sabato per martedì.

Oltre ad altre problematiche minori, mancate attivazioni del nuovo registro elettronico, mail errate, comunicazioni mai inviate, classi che ancora non hanno fatto un'ora di educazione fisica, mancanza dell'orario definitivo ad un mese dall'inizio della scuola.

In definitiva sta diventando una scuola respingente e non inclusiva, piena di burocrazia nei confronti degli utenti ma che non restituisce efficienza nell'azione della dirigenza, si è intransigenti con alunni e genitori ma tale rigidità non si traduce in servizio produttivo e scrupoloso, tutt'altro, e ciò non fa che allontanare le famiglie che si rivolgono, ogni anno di più, alle scuole limitrofe.
Cordiali saluti Alcuni genitori del circolo comprensivo Piero della Francesca-Firenze"

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