Anni Cinquanta. Il 1953 e 1954 nel Mugello e nel mondo © n.c.
Gli anni cinquanta (e nello specifico il periodo che intercorre tra il 1953 e il 1944) rappresentano un'epoca nella quale in Mugello e nel resto del mondo ci sono stati eventi davvero importanti. E, per quanto riguarda il Mugello, non possiamo non citare per primo il priore don Lorenzo Milani. Sacerdote trasferito, dalla curia Fiorentina nel 1954, nella zona di Barbiana. Un grande scrittore e uomo che molto ha fatto nel settore educativo. Un esempio per l'Italia intera; rivalutato nel tempo da Papa Francesco e sopratutto dalla chiesa stessa. Il 1953 invece e' anche l'anno dello sport mugellano, in quanto si fa "strada" (in tutti i sensi), un certo Gastone Nencini. Barberinese doc, vince il Giro d'Italia e addirittura anni dopo il Tour de France, proprio nei tempi dei grandi Fausto Coppi e Gino Bartali. Sempre nello sport la Fiorentina vince il suo primo scudetto nel campionato di calcio 54-55. In altri contesti, invece, vediamo in Italia le prime trasmissioni televisive, anche se il canale e' ancora uno solo. In America, intanto, nasce il rock & roll, genere destinato a stravolgere la musica ascoltata, fino a farne oggetto di culto tra i giovani. Al cinema viene proiettato il capolavoro neorealistoco Felliniano 'La strada' e all'estero 'Vacanze romane' con Anita Hepburn, un attrice che nell'immaginario femminile, viene tutt'ora ricordata come una sorta di icona. Altra icona e' la pittrice messicana Frida Kahlo, che purtroppo proprio lo stesso anno muore a causa di una lunga malattia. Una donna dai forti valori sia umani che ideologici, dalla salute precaria, tutt'ora rappresentata in molte immagini rivoluzionarie, in quanto lei e' stata anche attivista a livello politico. Dal mondo, tornando al nostro Mugello, vorremmo fare una considerazione su Don Milani il sacerdote scrittore, che ovviamente di politica non ne ha mai fatta.. anche se col suo semplice 'Lettera a una professoressa' ha lanciato un messaggio, tanto aperto da far riflettere un'intera classe socio istituzionale, quella di chi non ha mai voluto prendere atto del fatto che ogni bambino ha diritto ad una propria istruzione. Pensiamo che questo messaggio sia ormai arrivato in tutta Italia e chissà che ora non sia attuale in qualche altra parte del mondo.



Ezio Alessio Gensini
Buon articolo
Piero
Si capisce chiaramente che l'autore non tifoso viola. Allora, prima di citare la Fiorentina: 1) sciacquarsi la bocca 2) documentarsi prima di scrivere sciocchezze
ALDO GIOVANNINI
Bravo Simone, una buona strada per amare il proprio paese.