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Un paese addormentato, Antonella Zucchini racconta la quiete della sua Molino del Piano: il nuovo libro

Ma sotto l'apparente tranquillità, nuove idee e tensioni stanno per deflagrare, pronte a sconvolgere la vita della sua gente...

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Molino del Piano Molino del Piano © ’’Sei di Molino del piano se’’ via Facebook
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Sabato 16 marzo alle ore 17 la Sala delle Eroine di Pontassieve ospita la presentazione del libro “Un paese addormentato” di Antonella Zucchini, il nuovo romanzo della scrittrice di Molino del Piano uscito a febbraio 2024. In questa prima presentazione pubblica insieme all’autrice saranno presenti Marco Buti, economista e funzionario europeo e Monica Marini, Sindaco di Pontassieve. Questo nuovo lavoro è ambientato a Molino del Piano in un periodo dai primi del Novecento fino alla fine degli anni Sessanta e narra le vicende del piccolo borgo toscano della Val di Sieve, che sembra addormentato nella quiete delle sue colline, ignaro dei fremiti di cambiamento che attraversano la nazione.

Antonella Zucchini è commediografa e scrittrice; autrice di commedie in lingua fiorentina, nell'edizione del XXIV Premio Firenze del 2006 ha ricevuto il Fiorino d'oro per la commedia Missione da i' paradiso. La commedia viene pubblicata da Sassoscritto editore e inserita nell'archivio del Teatro della Pergola di Firenze. Nel 2013 pubblica il primo romanzo Fiore di cappero, seguito nel 2016 da Tutto il resto vien da sé e, da La forma imperfetta delle nuvole nel 2018. Esce invece nel 2024 “Un paese addormentato”. E’ anche autrice, insieme a Gianna Borghini, Marco Buti, Giovanni Folli, Vincenzo Misuri, dell’opera Le radici del nostro futuro, che racconta la storia di Molino del Piano a partire dalla fine del XIX° secolo (1880) fino alla metà del XX° (1950) tramite fotografie e racconti della popolazione molinense.

Ma sotto l'apparente tranquillità, nuove idee e tensioni stanno per deflagrare, pronte a sconvolgere la vita della sua gente. Sullo sfondo delle grandi trasformazioni storiche, si stagliano le vite delle famiglie protagoniste: i contadini Fioravanti, i socialisti Gori, gli agiati Fantappiè, con le loro ambizioni, speranze e contraddizioni. È in questo contesto, condizionato dai retaggi familiari, che si svolge la vita di una brigata di ragazzini - Fiore, Bruno, Guido, Allegranza e Annetta - poi adolescenti, e quindi adulti, il nascere di amori contrastati, il rompersi di amicizie e rapporti personali. E sarà proprio Fiore, a distanza di anni, a riscoprire quel borgo creduto ormai estraneo, a ritrovare le proprie radici e ad avvertire il bisogno di raccontare quella storia, prima che sia troppo tardi.

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