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Sull’appennino mugellano la sentieristica nazionale ed europea è stata devastata dai lavori per l’impianto industriale eolico

Il comunicato di Crinali Liberi che descrive lo sfregio ambinetale prodotto dai lavori dell'impianto eolico.

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sentieristica distrutta sentieristica distrutta © Crinali Liberi
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Giorni di raccolta dei marroni e ieri la Festa del marrone nei Comuni del Mugello, mentre nel silenzio inquietante della valle, i martelli pneumatici, gli escavatori e le ruspe stanno massacrando, a meno di un’ora di distanza da Vicchio in macchina, l’Appennino Mugellano, in area Corella e Giogo di Villore per i lavori previsti dall’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore.

Il Sentiero CAI 12, che si snoda nelle marronete d’eccellenza dei nostri territori, è ora sventrato, sbancato, allagato e reso impercorribile. Enormi parti di montagna asportate dalla montagna forestata e portate giù insieme agli alberi e ai castagni secolari che lo fiancheggiano splendidamente. Marroneti fruttiferi espropriati e abbattuti ai lati del Sentiero 12, ricchi di specie protette quali la Salamandra perspicillata, completamente distrutti dal riporto di terra, detriti e massi. 

Ettari di foreste abbattute e realizzazione dal niente di tratti di km di  infrastrutture, strade e tombamenti di torrenti  per far passare  i pesanti mezzi delle mega pale dentro le foreste che proseguono nelle faggete cancellando e coprendo per sempre i Sentieri Italia 00, il Sentiero Europa E1 e la GEA Grande Escursione Appenninica dal Monte Peschiena passando per il Giogo di Corella fino a Porcellecchi, al Monte Giogo di Villore, al Rifugio Pian dei Laghi fino alla Colla in direzione Poggio  al Tiglio.

Km e Km di sbancamenti, cementificazione, consumo di suolo vergine, abbattimento di foreste con esemplari meravigliosi di alberi maturi e vetusti, un patrimonio dell’umanità distrutto e compromesso in modo irreversibile. Non c’è niente di green e di sostenibile in questo Progetto che offende l’identità paesaggistica, ambientale, turistica ed economica del Mugello, che cambia la destinazione e declassa il territorio appenninico svalutandolo per sempre a zona industriale priva di tutele ambientali e di vincoli paesaggistici, preda di interessi speculativi.

Non c’è più tempo: fermiamo un Progetto che attenta e mette a rischio perfino la rete idrografica da cui scaturisce il Torrente del Solstretto che costituisce il principale alimentatore dell’acquedotto pubblico comunale di Vicchio e che scorre nelle splendide marronete IGP (Indicazione Geografica Protetta) di Villore, Vicchio.

Ci aspettiamo che tutto il mondo dell’escursionismo unito e compatto difenda la Sentieristica di rilevanza nazionale ed europea dell’Appennino in area Corella Giogo di Villore che non è solo un bene comunale e regionale ma è un patrimonio dell’intero Paese e di tutta l’Europa.

E’ inaccettabile che le zone di rispetto di un Parco Nazionale con i suoi habitat di specie protette, (tra cui l’Aquila reale, il Biancone, il Gatto selvatico, 5 specie protette di chirotteri, la Salamandra pezzata, la Salamandra perspicillata, il Geotritone, la Rana italica, l’ Austrapotamobius pallipes), documentate da relazioni di conosciuti, stimati ed accreditati esperti, siano sfigurati e oltraggiati, quando sono proprio queste zone, prima di tutte per la loro collocazione, le aree da riconoscere come Aree Natura 2000, siti da estendere a protezione speciale nel rispetto di quella Strategia Nazionale ed europea per la diversità che stabilisce come urgenza di passare entro il 2030 in Toscana dal 15% al 30% di aree protette.

Il Progetto definito di “pubblica utilità”, i cui dati sul vento sono però secretati al pubblico, prevede un cavidotto di 20 km per portare l’energia dal Monte Giogo di Villore alla cabina elettrica di Rufina Contea immettendola direttamente nella Rete Nazionale, nessuna distribuzione locale di questa energia.

Alle comunità del Mugello rimarrà lo sfregio dell’Appennino, dei suoi Sentieri, il dissesto idrogeologico, la modifica dei suoi splendidi crinali, (ritenuti dal Piano di Indirizzo Territoriale immodificabili) enormi torri eoliche di 170 metri di fronte al Monte Falterona, il rischio idrico, la compromissione di habitat e di ecosistemi naturali ricchi di biodiversità, la svalutazione turistica, economica e delle produzioni locali di tutto il territorio. Ai nostri marroni hanno fatto davvero la festa!

Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali LIberi

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