
Alle 3 di notte di ieri, 15 febbraio, a Vallecas (Madrid), distretto del centro città della capitale spagnola, la Polizia Nazionale spagnola ha arrestato Salvatore Vespertino, 38enne militante anarchico italiano, latitante dal luglio 2023, dopo essersi reso irreperibile già dal febbraio precedente.
Sin dai primi giorni della latitanza, è stato istituito un gruppo investigativo composto da personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e della Digos di Firenze che, su delega della Procura fiorentina, ha avviato complesse indagini e dispiegato uno specifico dispositivo per la ricerca del soggetto. L'attenzione si è concentrata sul suo gruppo di sodali e sui legami già noti che intratteneva all’estero (Spagna, Francia, Svizzera, Grecia). Per questo motivo, le polizie di questi Paesi sono state costantemente coinvolte attraverso richieste di cooperazione internazionale rinnovate nel corso dell’anno e mezzo di latitanza, permettendo infine la cattura di Vespertino.
L’uomo, il 14 luglio 2023, era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 8 anni di reclusione per il reato di fabbricazione, detenzione e porto di ordigno esplosivo. Era stato ritenuto responsabile, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria denominata Panico, dell’attentato alla libreria Il Bargello – riconducibile al movimento di estrema destra Casapound – avvenuto a Firenze nella notte del 1° gennaio 2017. Nell’esplosione, un artificiere della Polizia di Stato ha riportato lesioni gravissime nel tentativo di disinnescare l’ordigno collocato sul posto, perdendo un arto superiore e un occhio.
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L’anarchico sardo era destinatario dell’ordine di esecuzione n. 319/2023 Siep, emesso il 14 luglio 2023 dalla Procura Generale della Repubblica di Firenze, per l’espiazione di una pena residua complessiva di 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (al netto del periodo già scontato in custodia cautelare) per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento, con estensione in ambito internazionale.
Nel dettaglio, Salvatore Vespertino è stato individuato come responsabile dell’attentato grazie a una traccia di DNA rilevata sull’ordigno. Questa prova è stata ottenuta grazie a un meticoloso e scrupoloso lavoro di analisi da parte della Polizia Scientifica, supportato dagli elementi emersi da un’intensa attività investigativa condotta dalla Digos fiorentina e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Le evidenze raccolte hanno retto a tutti i gradi del giudizio.