Si rinnova l’impegno per assicurare agli studenti fuorisede dell’Università di Firenze un ambulatorio dedicato, a cui poter accedere gratuitamente.
Hanno presentato oggi l’accordo, che estende per i prossimi tre anni la collaborazione tra le istituzioni del territorio, il consigliere della Città Metropolitana di Firenze e delegato alla Promozione sociale Nicola Armentano, la rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci, Lorenzo Baggiani, coordinatore sanitario Servizi territoriali zona distretto Firenze, il Direttore della zona distretto Firenze, Marco Nerattini e l’assessora del Comune di Firenze con delega a Università e Ricerca, Elisabetta Meucci.
Il servizio – attivo dal 2021 – consiste in un consultorio che ha sede presso la Casa della Salute di viale Morgagni, 33.
Vi possono accedere gratuitamente gli studenti fuorisede iscritti all’Ateneo fiorentino, muniti di Carta dello studente, tessera sanitaria e documento d’identità.
L’ambulatorio medico offre una risposta di cure primarie con la possibilità di prescrizione di eventuali approfondimenti diagnostici e/o terapia su ricetta SSN.
Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì; l’accesso è su appuntamento, per prenotare è necessario scrivere una email a [email protected] o chiamare il numero 055-545454.
"Rafforzare questo servizio è per noi un obiettivo importante - spiega il consigliere delegato Armentano - Non si tratta, e non è poco, di garantire soltanto la doverosa assistenza sanitaria, ma attraverso di essa far sentire gli studenti fuori sede pienamente accolti come nostri concittadini. Dobbiamo ancora liberarci di quei sensi di isolamento che sono stati favoriti dalla pandemia e che in qualche modo ci condizionano ancora nei rapporti interpersonali. Uniamo perciò accoglienza, prudenza e assistenza".
"E' fondamentale tenere insieme e garantire diritto alla salute e diritto allo studio - ha sottolineato l'assessora all'università e alla ricersa Elisabetta Meucci - questa scelta nasce dal profondo senso di responsabilità che abbiamo nei confronti delle nostre studentesse e dei nostri studenti e per fare in modo che Firenze sia sempre più una 'città universitaria', accogliente e inclusiva".