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L’Autodromo Internazionale del Mugello: emozioni a 2 e 4 ruote

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L’Autodromo Internazionale del Mugello: emozioni a 2 e 4 ruote L’Autodromo Internazionale del Mugello: emozioni a 2 e 4 ruote © n.c.
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Il Gran Premio ed altri trionfi

Il circuito, che si cominciò ad usare nel 1914, continua a regalare emozioni, come quella del Gran Premio che viene ospitato in terre toscane dal 1976. Anche quest’anno, la prima delle otto gare del Gran Premio, ha mantenuto gli spettatori col fiato sospeso, poi tirato con sollievo e soddisfazione grazie al fatto di vedere tre campioni italiani sui tre podi. Ecco qui i rispettivi vincitori: Purtroppo, chi si è trovato proprio alle porte del podio è stato Valentino Rossi, cui il circuito non sembra portare troppa fortuna. Proprio l’ Autodromo del Mugello ha visto infatti Valentino protagonista di due incidenti: uno nel 2010, durante le prove libere, un’altro nel 2013 dopo il primo giro. In quest’ultima gara su suolo toscano, Rossi non ha per fortuna sofferto incidenti, escludendo il fatto di essere stato superato da Dovizioso, che sorpassando poi Vinales è arrivato alla vittoria. Un segno, il fatto che un italiano vinca in una contesa in Italia, su una moto italiana, che rincuora e fa sperare che si tratti solo dell’inizio di una stagione italiana tutta in salita. Al terzo posto del podio anche Petrucci, alla sinistra di Dovizioso, cui si sommano gli italiani sugli altri due podi (Moto 2 e 3): insomma veramente un buon auspicio. Chi considerasse questo come la promessa di una stagione fortunata potrà approfittare la prossima stagione, quella del 2018, per scommettere sugli italiani, usando pagine come 888sport, noto e affidabile brand. Chi ama le corse a due ruote, deve però aspettare l’estate per puntare: la data più importante per il circuito sarà il 3 giugno, giorno in cui si disputerà il Gp Italia al Mugello. Anche gli appassionati di motori a 4 ruote possono scommettere e vedere le gare all'Autodromo Internazionale del Mugello.

Non solo 2 ruote

Dal 22 al 25 marzo 2018 si attende la terza serie della Ferrari Challenge, che approderà a Mugello dopo due sfide in Nord America ed in Australia. Non è un caso che la marca di Modena celebri qui le finali mondiali. Ferrari infatti è l’impresa proprietaria del circuito dal 1988, anno in cui cominciò a ristrutturare l’impianto dal quale ora ottiene notevoli introiti. L’anno scorso infatti, la società Ferrari ha chiuso il bilancio con un ricavato di 1,95 milioni. Tra i proventi figura il noleggio della pista: per raduni, molti motociclisti si radunano qui, o per test privati effettuati da case automobilistiche.

Ferrari e il Mugello: un secolo di storia insieme

La storia della casa di Maranello col circuito del Mugello però comincia molto prima del suo acquisto. Enzo Ferrari infatti, il fondatore delle omonime scuderie, cominciò a correre sul Circuito del Mugello negli anni ‘20: nel 1921 vinse con la sua Alfa Romeo classe 4.500. Le corse ripresero a poco a poco dopo la seconda guerra mondiale. Dal 1955 l’automobile Ferrari comincia ad apparire sugli asfalti delle piste, anche se la scuderia tornò ufficialmente in pista solo nel 1966. L’anno successivo fu un anno tragico per un pilota tedesco, Günter Klass perse la vita uscendo di strada alla guida di una Ferrari. Fu proprio questo incidente, assieme a quello del 1970 che costò la vita a un bambino investito durante le prove, che fece chiudere il Circuito del Mugello per ragioni di sicurezza, nel 1971. Il Circuito del Mugello come tale, come competizione automobilistica finisce qui, anche se tuttavia si svolgono rievocazioni storiche della gara. Per fortuna, la tradizione venne continuata nelle vicinanze con la costruzione e ristrutturazione dell’autodromo Internazionale del Mugello. Così Circuito ed Autodromo hanno entrambi marcato la storia dei motori italiani.  

 

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