Il prossimo fine settimana, Borgo San Lorenzo sarà teatro di un ballottaggio che vede contrapporsi, principalmente, le due anime del Partito Democratico. Le elezioni amministrative del 2024 hanno portato alla luce una profonda divisione all'interno del PD, con due candidati che rappresentano visioni politiche e strategiche diverse. Cristina Becchi, già vice sindaca di Borgo San Lorenzo e candidata per la lista "Borgo Insieme", si è presentata con il sostegno di Italia Viva e ha scelto di non adottare lo strumento delle primarie, preferendo invece formare alleanze strategiche.
Dall'altra parte, Leonardo Romagnoli, candidato per la lista "Borgo in Comune" e attuale consigliere comunale, rappresenta un alleanza che vede la componente di Borgo In Comune, Movimento 54 stelle e Progressisti Democratici. Il primo turno ha visto Romagnoli ottenere una lieve prevalenza di voti rispetto a Becchi, segnale di una competizione estremamente serrata e incerta fino all'ultimo voto.
La campagna elettorale di questi mesi non ha risparmiato critiche e attacchi, soprattutto da parte di Cristina Becchi, che ha messo in campo tutte le risorse disponibili, inclusa la presenza di eminenti rappresentanti nazionali e del presidente della regione, Eugenio Giani. Nei giorni che hanno separato il primo turno dal ballottaggio, si è assistito a un intensificarsi delle promesse elettorali, con telefonate nelle case private e lettere nelle cassette della posta, in un tentativo evidente di conquistare ogni singolo voto. Questa strategia ha fatto emergere una certa insicurezza nella formazione di Becchi rispetto a quella di Romagnoli, che ha mantenuto una campagna elettorale più sobria e focalizzata sui contenuti reali piuttosto che su promesse vane. Romagnoli ha infatti limitato le sue apparizioni pubbliche al classico banchino al mercato e ad alcune risposte alle presunte falsità circolate sui social, mantenendo una linea coerente e concreta.
Un dato curioso e significativo della paura di perdere da parte di Cristina Becchi è l'iniziativa di oggi pomeriggio in piazza Garibaldi, dove alle ore 18:30 tutti i sindaci del Mugello di centrosinistra si raduneranno per sostenere la sua candidatura. È un evento senza precedenti, che vede la partecipazione di Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, Francesco Tagliaferri, sindaco di Vicchio, Silvia Catani, sindaca di Vaglia, Sara Di Maio, sindaca di Barberino di Mugello, Massimiliano Amato, sindaco di Dicomano, e Marco Bottino, sindaco di Palazzuolo sul Senio. Insieme a loro, saranno presenti anche i due consiglieri regionali del PD, Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci. Questa manifestazione di forza e unità dei sindaci del Mugello sottolinea l'importanza e la tensione di questa elezione, evidenziando come la partita sia ancora tutta da giocare.
Il ballottaggio di Borgo San Lorenzo non rappresenta solo una sfida tra due candidati, ma anche un confronto profondo all'interno del Partito Democratico, che dovrà fare i conti con le proprie divisioni interne. Gli elettori saranno chiamati a scegliere non solo un sindaco, ma anche la direzione futura del loro comune. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e chi riuscirà a conquistare la fiducia degli elettori nel prossimo fine settimana. Questo ballottaggio sarà un banco di prova cruciale non solo per Borgo San Lorenzo, ma anche per la tenuta e l'unità del Partito Democratico nel Mugello e oltre.