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Sono tornati a casa i bambini e ragazzi ucraini accolti all’Istituto degli Innocenti

Dopo due anni di Firenze. Il mio personale ricordo, da mamma che gli ha conosciuti e frequentati per due anni.

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tornati in patria i bambini ucraini tornati in patria i bambini ucraini © OkNews24
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Sono tornati a casa nei giorni scorsi i bambini ei raggi ucraini accolti all’Istituto degli Innocenti l’11 marzo 2022, in seguito all'invasione russa all'Ucraina.
Grazie ai volontari del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana il gruppo ha fatto rientro in sicurezza in Ucraina così come stabilito dalle autorità del paese di provenienza e a seguito del nulla osta rilasciato dal Tribunale per i minorenni di Firenze a seguito delle verifiche fatte dal Giudice e dalle rassicurazioni espresse dall'ambasciata ucraina rispetto alla loro sicurezza e ai loro singoli percorsi.

Per ciascuno di loro è stato definito dalle autorità ucraine competenti un progetto individuale personalizzato che prevede, per la quasi totalità dei ragazzi, la possibilità di proseguire il loro percorso in una dimensione di accoglienza familiare.

Dopo due anni si conclude l’accoglienza straordinaria e temporanea resa possibile grazie alla collaborazione istituzionale tra l’Istituto degli Innocenti, il Comune di Firenze, la Regione Toscana e il Tribunale per i minorenni di Firenze, al sostegno diretto di Save the Children e della Fondazione CR Firenze, nonché alla fattiva solidarietà espressa da numerose altre realtà, dal privato sociale, all’associazionismo, alla cittadinanza.

Chi scrive ha avuto la fortuna di conoscere questi bambini molto bene nel corso di questi due anni che alla loro età sono lunghissimi poichè hanno frequentato la stessa scuola che frequenta mio figlio.
Non dimenticherò mai i loro volti e ricordo i loro nomi uno. All'inizio erano smarriti, cuccioli terrorizzati per aver visto forse cose che nessun bambino dovrebbe mai vedere, poi col tempo si sono sciolti nei sorrisi tipici della loro età.
Bimbi considerati difficili che sicuramente hanno avuto non pochi problemi d'inserimento a causa di una lingua diversissima e dalla situazione da cui arrivavano ma che hanno trovato dentro loro la forza incosciente della loro età e intorno ad accoglierli centinaia di bambini e decine di maestre meravigliosi che non gli hanno mai fatti sentire diversi e che come in un grande comune abbraccio gli hanno accolti e protetti per due anni.

Non dimenticherò mai i loro abbracci che ricercavano con forza, le loro rincorse nel giardino della scuola cinguettando in quella lingua così musicale, la simpatia speciale che era nata fra una delle bambine e mio figlio e non dimenticherò mai il "cinque" che mi hanno battuto sulla mano l'ultima volta che ho incrociato i loro splendidi occhi, quasi tutti azzurri come il cielo, nel vialone d'accesso al Teatro del Maggio Musicale quando come ultimo atto della loro presenza a Firenze sono stati protagonisti sul palco insieme ad altri 250 bambini della scuola primaria Giotto della "Principessa di Gelo" riduzione della "Turandot".

Buona vita cuccioli, i vostri disegni li conserverò per sempre!

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