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Bandera l'eroe di Ucraina( prima parte)

Un articolo di Enrico Martelloni, giornalista ed esperto del mondo Ucraino

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Bandera eroe di Ucraina Bandera eroe di Ucraina © Wikipedia
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Il 30 giugno 1907 nasceva Roman Shukhevych. Fino a poco tempo fa nemmeno Wikipedia lo menzionava, e forse nemmeno ora. Era il capo militare dell'UPA ucciso nel 1950 dai servizi speciali sovietici. Si chiamava Taras Chuprynka e sarà trai più eroici e combattivi partigiani ucraini che s'impegnarono per l'indipendenza, che era stata raggiunta negli anni 1917-1921 e poi persa.

Molti, tra i combattenti ucraini, contro i sovietici erano ebrei e facevano parte della EIU, esercito ucraino insorto. Erano entrati per combattere i tedeschi e i sovietici, che li deportavano in siberia. Erano uomini di Bandera, il grande eroe ucraino, citato nei ricordi di Idel Kogan prigioniero e politico ebreo come Gorbovyy, Pryshlyak e altri, come Stella Krentsbakh  liberata dagli uomini dell’ EIU, che dopo la dichiarazione del ministro britannico Balfour, raggiunse Israele.

Ma l’uomo che dette più forza alla speranza di unità nazionale, era nato nel Gennaio del 1909 in un villaggio dell’ oblast di Ivano-Frankivsk: Stepan Bandera, era figlio di un sacerdote greco-cattolico e leggeva taras Shevshenko sognando l’Ucraina libera. La tragica sorte e il sacrificio della famiglia è la conseguenza della lotta contro i poteri dittatoriali e perversi dell’Unione Sovietica e del Nazismo.

In origine, l’OUN, Organizzazione patriottica ucraina, fu creata nel 1929 e capeggiata da Ievghen konovalez.

In seguito al patto nazista sovietico, patto Molotov-Ribbentrop, avvenne la spartizione della Polonia e lo scoppio della guerra che vedrà l’unione sovietica neutrale fino al 22 giugno del 1941.

Nel 1939 Bandera si trova in carcere nei pressi di Brest, oggi Bielorussia, per l’omicidio di un ministro della dittatura militare polacca di Pilsudski e Rydz Smigly da dove riesce a scappare in Leopoli  nelle mani sovietiche, che avevano provocato il genocidio dello Holodomor nelle regioni orientali e centrali negli anni precedenti in tutta ucraina e che, negli anni ’41 ’42 uccideranno ancora mezzo milione di ucraini della Galizia, della Volina, della Rivne. 

A Cracovia, Bandera comincia la sua attività nella direzione dell’OUN di Volodymyr Kubiyovych che aveva aiutato molti ucraini ad evitare deportazioni e fame. Il 10 febbraio del 1940 a Cracovia, Bandera, dichiara la nascita della Direzione Rivoluzionaria dell’OUN e prepara i quadri militari dei battaglioni Nachtigal e Roland.

Durante l’autunno del 1940, quando ormai l’Italia era entrata in guerra al fianco dei tedeschi, le autorità di Mosca imprigionarono e processarono 59 ragazzi tra i 16 e i 24 anni accusati di sostenere l’indipendenza ucraina e per averlo scritto sui muri. Quarantadue ragazzi furono fucilati, fra cui undici ragazze. È quello che è accaduto in Striyska street di Leopoli. L’edificio che ospitava il Dipartimento di Fisica e Matematica dell’Università di Drohobych in Striyska Street costruito per il tribunale della contea all’inizio del XIX secolo fu luogo di tortura e morte, dove i sovietici seviziavano le loro vittime, così come poi fecero i nazisti quando occuparono quelle terre, mentre i sovietici in fuga ne avevano uccisi più di mille prima della ritirata.

 L’arrivo dei tedeschi non fu un buon auspicio, verranno liquidate i due battaglioni Nachtigal e Roland il 10  Agosto del 1941, quando l’operazione “Barbarossa” aveva già fatto il suo esordio il 22 giugno alle 4 di mattina col bombardamento di Kyiv e Minsk, lasciando sorpresi i sovietici. I militari superstiti dei battaglioni si unirono ad altri partigiani combattenti nella EIU, l’Esercito Ucraino Indipendente.

Alla fine di giugno del 1941, poco dopo che l’Unione Sovietica si trovasse in guerra contro la Germania con la quale si era spartito non solo la Polonia ma aveva occupato anche la Karelia finlandese, Stepan Bandera venne arrestato dai tedeschi, per i fatti sopra citati. Sono i giorni in cui per incarico di Bandera si crea il “Comitato Ucraino Nazionale” che unisce tutte le forze ucraine per battersi contro nazisti e sovietici.

Il 30 giugno del 1941, a Leopoli, o meglio L’Viv in ucraino, era stato annunciato l’atto di “Rinascita dello Stato Ucraino“ che Hitler ordinò di distruggere. “I membri del governo provvisorio ucraino da lui istituito vengono arrestati, uccisi o spediti nei campi di concentramento. Prima dello scoppio della guerra tra sovietici e tedeschi del 1941, suo padre, il reverendo Andriy, è condannato a morte da un tribunale militare sovietico, e le sorelle Marta e Oxana vengono arrestate e imprigionate nei Gulag semplicemente per essersi rifiutate di fornire informazioni sul fratello e di cooperare con i sovietici. L’anno seguente Bandera è imprigionato nel campo di concentramento di Sachsenhausen, vicino a Berlino. Nei terribili anni tra il 1941 e il 1944 la famiglia del leader nazionalista è vittima delle violenze incrociate di nazisti e sovietici.”

nel prossimo articolo di Enrico Martelloni la seconda parte di "Bandera l'eroe di Ucraina"

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