Si svolgerà Sabato 7 novembre, ore 15:30, presso il Palazzo Pretorio di Barberino di Mugello il convegno organizzato dal Comune, dalla Cooperativa Nomos e dalla Pubblica Assistenza Maria Bouturlin il convegno all'interno del quale si discuterà su come aiutare a stare meglio le persone anziane che vivono una qualche forma di demenza. All'interno dello stesso appuntamento, verrà presentato anche l'atelier Alzheimer, un laboratorio gestito dalla cooperativa Nomos e che aprirà nei locali della Bourtulin, a Barberino di Mugello, a inizio 2025, a cui potranno accedere tutte le cittadine e i cittadini nell'area mugellana.
Ad aprire il convegno saranno i saluti della sindaca di Barberino Sara Di Maio, dell'Assessora alla Sanità e ai Servizi sociali Federica Vannetti, dal direttore della Società della salute del Mugello Marco Brintazzoli e di Stefano Galanti, presidente di Bouturlin. Sarà dunque la volta dell'intervento "Parliamo di Alzheimer: il problema dello stigma sociale, ricerca, approccio multidisciplinare" a cura del Presidente di Airalzh Onlus Alessandra Mocali, una realtà che promuove a livello nazionale la ricerca sulla malattia dell'Alzheimer con azioni divulgativa anche in ottica di prevenzione.
L'intervento successivo sarà "I disturbi cognitivi e le demenze nella prospettiva della Medicina Generale", curato dalla dottoressa Daniela Lucarini, a seguire "La diagnosi di MCI/demenza e la loro gestione nell'ambito dalla SdS Mugello - strumenti e percorsi a disposizione per i pazienti e le famiglie" curato dalla neurologa territoriale e dell'Assistenza sociale dottoressa Veronica Allaini del progetto "Atelier Alzheimer" e della modalità di partecipazione allo stesso. Potranno accedere all'atelier le persone che presentano i primi segni di demenza, liberamente o usufruendo degli appositi voucher forniti dalla Società della Salute.
Queste persone potranno trovare all'interno dell'atelier uno spazio di socialità stimolante e sicuro dove potranno fare attività educative e ricreative e esercizi per mantenersi attivi senza il bisogno di un badante o di un familiare. Gli utenti potranno essere seguiti nelle varie attività da un educatore specializzato, da un operatore sanitario e a rotazione da un'equipe di musicoterapeuti, esperti di pet terapy o di arte terapia, psicologi e un team di neuropsicologi. Sarà, inoltre, previsto uno spazio dedicato ai familiari e ai caregiver dove si potranno trovare consigli, informazioni e sostegno psicologico.
"Le malattie associate a decadimento cognitivo sono in netto aumento, in coerenza con l'invecchiamento della popolazione. - ha spiegato l'assessora Vannetti - Questo tipo di malattie segna in modo profondo la vita delle persone che ne sono colpite e dei loro cari, spesso determinando un taglio dalla 'normalità', insinuando una forte paura per il futuro".
Prosegue poi l'Assessora: "Oggi la ricerca clinica e neuropsicologica ci parlano di soluzioni nuove e non solamente basate sul farmaco, che possono rallentare la progressione della malattia. - continua - Il progetto Atelier Alzheimer rientra in queste soluzioni. Da oltre 15 anni la Coop Nomos offre percorsi di stimolazione cognitiva e sociale, accompagnati da professionisti che oltre a prendersi cura dei pazienti, sostengono e indirizzano i familiari e i caregiver".
"È importantissimo per Barberino aprirsi a questo progetto, prima esperienza nel Mugello e per questo ringraziamo l'Associazione di Pubblicità Assistenza Maria Bouturlin che lo promuove e sostiene. - dice - Atelier Alzheimer è il contesto affidabile per dare ai nostri cittadini e cittadine che hanno ricevuto una diagnosi di disturbo cognitivo, un progetto di sostegno, cura e accompagnamento per loro e per le loro famiglie. - continua - Perché la diagnosi non abbia l'ultima parola e la vita possa continuare con la dignità che sempre le spetta."
Conclude infine l'Assessora Vannetti: "Vorremmo che questo possa essere il primo di altri progetti che possano rafforzare la nostra rete territoriale di servizi e proposte sanitari e sociali, facendo leva sulla collaborazione delle tante realtà che esistono, in modo multidisciplinare, legando le Associazioni di volontariato, culturali, sportive e tutta l'area clinico-sanitaria, a partire dalla medicina generale".
Spiega la vicepresidente di Nomos Gaia Guidotti: "All'atelier vengono fatte attività che aiutano il benessere degli anziani affetti da demenza con benefici di umore e comportamentali, stimoli relazionali legati all'incontro con altre persone e che permettono di interagire e uscire dall'isolamento, oltre a dare un sollievo per i caregivers che hanno del tempo libero sapendo che i loro cari sono in un ambiente sicuro".
Conclude Stefano Galanti: "In qualità di Presidente dell'Associazione di Pubblica Assitenza Maria Bouturlin, sono estremamente soddisfatto di questo progetto che ci permette di ampliare la nostra attività verso un settore non molto servito nella nostra zona. Con questo la nostra associazione fa un ulteriore passo in avanti molto importante nelle attività socio/sanitarie erogate ai cittadini".