Barletti presenta il volume su Giovan Antonio Dosio: un successo! © n.c.
Non molto conosciuto fra i grandi estimatori dell’epoca, forse messo di proposito in disparte dai tanti biografi che si sono succeduti nel tempo, c’è voluta la meticolosa e la certosina ricerca di Emanuele Barletti, carissimo amico e collega, archivista, ricercatore, scrittore e giornalista, “deus ex machina” di quella copiosissima fucina culturale che è l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dove Barletti occupa un posto di rilievo (suo padre ha lavorato per alcuni anni, durante la seconda guerra mondiale, a Borgo San Lorenzo nel Mugello come funzionario nei grandi laboratori della Soterna; qui riuscì a salvare con coraggio ed altruismo una impiegata di origini ebree dalla deportazione - ndr). Barletti, contornatosi da personaggi illustri della storia e della cultura (mamma mia, altro che noi poveri scribacchini!!), è riuscito, dopo un lavoro che ha dell’incredibile, a mandare alle stampe questo splendido “tomo” sulla storia e sulla vita di Giovan Antonio Dosio; un'opera che resterà senza ombra di dubbio uno dei documenti biografici fra i più prestigiosi in campo nazionale ed Europeo: guarda caso ha visto la luce proprio nel quattrocentesimo anniversario della morte dell’architetto toscano (1611 – 2011). La vita di questo straordinario personaggio, fra Firenze, Roma e Napoli, è costellata da tante di quelle opere da perderne il conto: dalle grandi Chiese (Basiliche, Cattedrali, Duomi), ai Castelli, Palazzi, Ville, Edifici, Giardini, Parchi, Serre, Porticati, Cortili, Camminamenti e quant’altro, il tutto commissionato da illustri personaggi e da nobili famiglie - l'elenco sarebbe lunghissimo - che hanno fatto la storia di questi territori fra ‘500 e ‘600, terre di straordinaria bellezza architettonica e artistica. Dosio era in prima fila. C’erano molte famiglie illustri della Firenze cinquecentesca a commissionargli le opere; fra queste (ne siamo felici e sorpresi) anche tante famiglie che, in un modo o nell’altro, avevano a che vedere con il Mugello, la terra dove scriviamo queste nostre povere righe. Era notorio che oltre alla residenza e al palazzo signorile inserito nella cerchia della città, alcune famiglie, possedevano beni e terreni con sontuose ville anche nel contado; ecco perché nel contesto del libro si ricordano fra le altre, a parte i Medici nativi del Mugello, gli Aldobrandini (Villa e possedimenti a Faltona di Borgo San Lorenzo), i Gondi (Villa e possedimenti a San Cresci in Valcava), i Pitti Gaddi (Villa e possedimenti a Le Pergole), gli Altoviti (Villa e possedimenti a Casole di Vicchio di Mugello), i Guadagni (Villa e possedimenti a Viterete - Il Poggiolo) ed altre ancora. Ma le cose fin qui scritte non sono che una minima parte dello spettacoloso tomo “dosiano” di Emanuele Barletti. La splendida sala del Ridotto della Pergola in Firenze (circa settecento persone presenti) ha fatto da degna cornice alla presentazione del libro e gli interventi dei relatori ufficiali coordinati da Marco Calafati (sono intervenuti: Mina Gregori, Christoph Luipold Frommel e Monsignor Timothy Verdon), dopo il saluto del dott. Jacopo Mazzei presidente dell’Ente Cassa di Risparmio (un bel ricordo portiamo per il padre, conte Lapo Mazzei, di cui ci onoriamo di essere stati al servizio in Cassa di Risparmio), sono stati seguiti con particolare attenzione da una platea molto numerosa. Platea altamente qualificata, per la presenza di illustri personaggi del mondo della storia, della cultura, dell’architettura, della letteratura, dell’amministrazione, delle forze militari e della Chiesa fiorentina. Molto significativo, particolare e commovente l’intervento finale del curatore Emanuele Barletti che ha ricordato, consegnando un mazzo di fiori alla moglie, il fotografo Paolo Bacherini, autore di tantissime immagini del volume, scomparso prematuramente lo scorso 31 ottobre 2011. Ha ringraziato tutti i suoi collaboratori, per descrivere i quali ha utilizzato lodevoli eufemismi, e ricordato la madre recentemente scomparsa cui ha dedicato, con poche ma profonde parole, questa magnifica opera. Davvero un finale da gran signore! (A.G.)
Galleria fotografica
Foto 1: Il Tavolo della Presidenza nel Ridotto de La Pergola durante la presentazione del libro sull’architetto Giovan Antonio Dosio; da sinistra il moderatore Marco Calafati, Mina Gregori (storica dell’arte, coordinatrice scientifica della collana editoriale dell’Ente CRF), Christoph Luitpold (storico dell’architettura, già direttore della Biblioteca Hertziana di Roma), Jacopo Mazzei (Presidente Ente CRF), Monsignor Timothy Verdon (Storico dell’arte sacra e direttore dell’Opera del Duomo), Emanuele Barletti (storico dell’architettura e curatore del volume)
Foto 2: Il Frontespizio del libro con raffigurata la Basilica di Santa Maria Novella: particolare della Cappella Gaddi.
Foto 3: Il dott. Emanuele Barletti, a sinistra, con il prof. Cosimo Ceccuti e il prof. Angelo Varni, nel Salone dei ‘500 in Palazzo Vecchio a Firenze (mercoledi 1 giugno 2011), prima della presentazione del libro storico sul Risorgimento del Prof. Ceccuti.
( Foto Saverio De Meo e Aldo Giovannini)


