22 APR 2025
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Bonifica del fiume Rovigo. Il soccorso alpino guida le operazioni

La relazione, basata sulla profonda conoscenza del territorio da parte dei volontari del Soccorso Alpino Regionale, rappresenta un...

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Un momento dell'intervento del soccorso alpino - Fiume Rovigo Un momento dell'intervento del soccorso alpino - Fiume Rovigo © Soccorso alpino
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A seguito del sopralluogo sul fiume Rovigo, il lavoro di bonifica continua a essere monitorato con grande attenzione, nonostante le difficoltà interne al gruppo consiliare. L'amministrazione comunale, insieme all’assessora all'ambiente Monia Monni, al Consorzio di Bonifica e al Sindaco, sta affrontando con determinazione la situazione riguardante lo sversamento di rifiuti nel fiume, ma un elemento fondamentale di supporto proviene dal Soccorso Alpino, che ha messo a disposizione una relazione dettagliata di oltre 50 pagine.

Il documento, frutto del sopralluogo del 6 aprile 2025, ha identificato i punti più idonei per l'accesso alla zona fluviale e ha fornito indicazioni precise su come affrontare la raccolta dei rifiuti, che includono materiali di varia composizione, principalmente plastica, che si è insinuata tra il sedimento fluviale e la vegetazione. Per effettuare la bonifica saranno necessari strumenti specializzati, come pale, zappe, rastrelli, pinze raccogli-rifiuti e sacchi per la raccolta. La bonifica interesserà un tratto di 5,148 km del fiume, comprendente accessi numerati e aree operative per una gestione ordinata e mirata.

La relazione, basata sulla profonda conoscenza del territorio da parte dei volontari del Soccorso Alpino Regionale, rappresenta un supporto fondamentale per l'intervento di bonifica. Il riconoscimento per questo prezioso contributo è stato espresso da un esponente locale, che ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto.

Nel frattempo, è stata presentata un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulle indagini scientifiche relative alle cause delle numerose frane che hanno colpito l'Alto Mugello durante le recenti emergenze climatiche, sollevando dubbi sulla versione negazionista proposta da alcuni esponenti della Destra regionale in merito ai cambiamenti climatici.

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Commenti 1
  • Paola

    Ma quali negazionisti siamo seri.... ma lo conoscete il nostro territorio e la.sua morfologia? Serve fare la regimazione delle acque piovane senza lasciare che le stesse si facciano strada da sole. Le nostre falde di roccia sono friabili e scoscese e la poca terra che le ricopre con le piogge abbondanti la fanno scivolare via....

    rispondi a Paola
    mer 9 aprile 13:25