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Borgo San Lorenzo e gli abbattimenti di alberi in Piazza Dante - Il parere del tecnico

Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti, attraverso qualche domanda al tecnico Claudio Ticci Dottore Forestale e Funzionario competente in materia

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La situazione dei Tigli abbattuti La situazione dei Tigli abbattuti © AC Borgo
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In questi giorni, in molti avranno visto all'opera un gruppo di operai intenti ad abbattere alcuni alberi all'interno dei giardini in pieno centro a Borgo San Lorenzo. L'Amministrazione ha diffuso un comunicato dove si precisava che questi alberi erano seriamente compromessi (qui). Per saperne di più, abbiamo contattato un tecnico attualmente in servizio presso il Comune di Firenze e più precisamente al Consigliere Claudio Ticci Dottore Forestale e Funzionario, competente in materia e Verde Urbano, al quale abbiamo rivolto alcune domande in merito all'urgenza o alla necessità di provvedere a questi abbattimenti.

Allora, tigli pesantemente compromessi e pericolosi. Abbattimenti e sostituzione giuste ma in parte causate da potatura errate

Sicuramente sai di cosa si tratta in Piazza Dante.
Premetto che tali interventi sono necessari ai fini della riduzione del rischio elevato dovuto alla presenza di piante ormai vetuste e  gravemente ammalorate in zone ad alta fruizione.
Trovo giusto intervenire con tempestività in tali circostanze e va dato merito ai Tecnici all'Ufficio Ambiente di aver seguito anche i preziosi consigli e l'esperienza degli operatori in appalto. Bene ha fatto l'Amministrazione Comunale a provvedere.

E allora tutto risolto e adesso nuove piante no?
Insomma. Purtroppo la veloce messa a dimora di nuovi tigli, a seguito di taglio e rimozione ceppa, non troverà in questo momento stagionale né il periodo adatto nè tanto meno buone condizioni fito-sanitarie nel sito.
Viste le carie ed i carpofori presenti dovrebbe essere prima trattato con sostanze antifungine ecc e solo dopo questo trattamento riadattato al nuovo albero riportando della buona terra (circa 0.3mc), concime, pacciamatura oltre che un adeguato sostegno con 3 pali come previsto dai CAM (Criteri minimi ambientali). Altrettanto importanti dovranno essere le annaffiature almeno nei primi 3-5 anni di vita. Speriamo attecchiscano.

Cosa ne pensi della scelta di ripiantare ancora dei Tigli?
La trovo giusta perché i tigli sono storici in quella piazza, fanno una bella fioritura e copertura con la loro chioma.
La scelta della stessa specie (genere Tilia) è stata dettata sicuramente anche dalla paesaggistica oltre che dal vincolo imposto dopo i 70 anni di età (Monumentalità vedi D.lgs 44/2004 e ss.mm.). Età ampiamente superata da quasi tutti gli esemplari della Piazza.

Come vedi il Verde Pubblico a Borgo San Lorenzo? Cosa faresti?
Ciò che mi sento in dovere di affermare è che a Borgo e Frazioni manca, a livello politico, una visione d'insieme sul Verde Pubblico. L'ho detto più volte trovando purtroppo poco ascolto ma chi è causa del suo mal poi pianga se stesso.
Ricordo la totale mancanza della redazione del Piano del Verde, promesso in campagna elettorale e poi dall'allora Assessore Timpanelli e mai realizzato. Certo che ci sono delle precise responsabilità. Andava fatto, avevo dato la totale e piena disponibilità a redigerlo indipendentemente dalle bandiere. Sarà per la prossima magari.
Ricordo gli errori sugli abbattimenti in via Giovanni XXIII e Ronta nonostante gli appelli ripetuti.
Ma sbagliare è umano, chi non fa niente non sbaglia mai. Sarebbe bastato ascoltare di più ma va bene così.

Quindi questo intervento poteva essere risparmiato?
No perché situazioni del genere sono frequenti e il pericolo deve essere ridotto se non eliminato.
Però non mi piace il fatto che si sia trovata una pianta con una carie alla base di quelle dimensioni e non compartimentata. È a mio avviso cattivo segnale gestionale poiché o manca un censimento e/o relativo monitoraggio oppure è stata completamente sbagliata la valutazione a causa di scarsa conoscenza della procedura di controllo alberi.

E quali sono le cause a tuo avviso?
Le piante se le poti bene si rinforzano. Certo che all'aumentare dell'età cominciamo anche i problemi. Va ricordato pure che la pratica della capitozzatura, tanto adottata durante gli ultimi anni, ha causato sicuramente un deterioramento e peggioramento delle condizioni delle piante.
Spesso si arriva alla soluzione di abbattere senza riflettere sulle cause a monte e quindi sbagliando ancora e ancora.

Qualche idea allora?
Per Piazza Dante serve a mio avviso un più capillare e completo intervento di rigenerazione e sostituzione del Verde più che l'una tantum emergenziale.

Ma difficile mettere d'accordo tutti non trovi? Soluzioni?
Bisogna spiegare ai cittadini e alla politica quali sono i reali benefici ma anche quali rischi comportano le piante. Senza talebanismi da una parte o dall'altra ma attraverso il confronto e  dialogo. Senza la spocchia che spesso contraddistingue chi possiede competenza e conoscenza o un titolo accademico. C'è sempre da imparare. Insomma con umiltà e non arroganza altrimenti si alza un muro.
Presto dovremo prendere coraggio e cominciare a sostituire gradualmente e in modo alternato le alberature presenti partendo dai soggetti compromessi per poi arrivare a quelli che ormai hanno ampiamente superato il turno naturale.
Così facendo in una visione di lungo periodo (circa 15-20 anni) avremo una Piazza Dante bella, più sicura e rigenerata con grande ombreggiamento e vita.

 

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