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Borgo in Comune - Presentazione progetti PNRR:  una costosa iniziativa elettorale pagata con i soldi dei cittadini

Iniziativa in violazione dell’etica e scavalcando le normative in materia.

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Romagnoli e Verdi, di Borgo in Comune Romagnoli e Verdi, di Borgo in Comune © NN
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La presentazione dei Progetti del PNRR da parte dell'Amministrazione comunale, sta suscitando non pochi malumori nelle altre forze politiche che compongono l'opposizione. Dopo Ticci, Atria e Giovannini, esce allo scoperto anche Borgo in Comune che con Romagnoli e Verdi, diffonde una nota molto dura su questa iniziativa indicandola come fuori di ogni etica politica perchè scavalcherebbe la normativa. Altro elemento, più etico che normativo, potrebbe essere anche quello di non fare propaganda politica utilizzando la propria carica di Amministratore avendo di fatto un vantaggio sugli avversari, questo potrebbe essere un altro elemento di discussione. Pubblichiamo di seguito la nota di Borgo in Comune.

Il Consiglio Comunale Borgo San Lorenzo negli ultimi due anni non ha mai discusso né visionato nessun progetto finanziato dal Pnrr. Solo la proposta per il Foro Boario è stata oggetto di una illustrazione iniziale poi mutata nella fase successiva. Il resto è stato gestito dalla Giunta in modo privatistico modificando gli interventi anche in corso di progettazione:, basti pensare al progetto per il Centro Piscine, con un progetto completamente stravolto rispetto a quello definito solo qualche anno fa e di cui viviamo le conseguenze.
Per altri, come quello su Villa Pecori Giraldi, si continua a prevedere lo spostamento della Biblioteca Comunale. Una previsione che impoverirebbe ulteriormente il centro storico, che pone seri interrogativi sui finanziamenti riguardanti l’allestimento e che priverebbe Borgo di  una sede per convegni e iniziative promozionali.
Adesso improvvisamente ad un mese dall'inizio della campagna elettorale viene promossa, usando in modo indebito anche la messaggistica e gli indirizzi mail della segreteria didattica dell’Istituto comprensivo scolastico,  un'iniziativa che ha tanto il sapore di una serata  di pura propaganda fatta spendendo oltre 18.000 euro di soldi dalle case comunali.

E tutto ciò in violazione anche delle normative in materia di comunicazione e propaganda istituzionale. la Legge 81/93 stabilisce infatti che “e’ fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”.

 

Se si voleva davvero solo presentare i progetti lo si poteva fare alcuni mesi fa coinvolgendo anche il Consiglio Comunale e con il confronto con la cittadinanza, senza costosi effetti speciali.

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