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Borgo San Lorenzo. Scoperta la piccola lapide in ricordo di Angelo Gatti

Dopo il grande convegno di studi nell’aprile scorso nell’Oratorio di Sant’Omobono a Borgo San Lorenzo, alla presenza di alte...

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La targa collocata all’interno del Fonte Battesimale della Pieve di San Giovanni Maggiore. La targa collocata all’interno del Fonte Battesimale della Pieve di San Giovanni Maggiore. © Foto - P.L.Squilloni
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Si sono concluse domenica scorsa, 22 dicembre 2024, all’interno della bellissima Pieve di San Giovanni Maggiore a Panicaglia, le commemorazioni in onore e ricordo del dott. Angelo Gatti (Ronta, n. 1724 - Napoli, m. 1798), grande medico mugellano passato alla storia per l’inoculazione del vaccino del vaiolo.

Dopo il grande convegno di studi nell’aprile scorso nell’Oratorio di Sant’Omobono a Borgo San Lorenzo, alla presenza di alte personalità del mondo della medicina e della storia, la presentazione della copiosissima monografia su Angelo Gatti, a cura della dott.ssa Veronica Massai, le commemorazioni al Teatro Giotto, alle Biblioteche Comunali di Borgo e di Ronta di Mugello, oltre ad alcuni eventi a Firenze, finalmente questa parentesi si è chiusa con lo scoprimento di una piccola targa all’interno della Pieve di San Giovanni Maggiore, dove il Gatti fu battezzato il 18 dicembre del 1724.

La Santa Messa, celebrata dal pievano don Luciano Marchetti (profonda, come sempre, la sua omelia), è stata accompagnata dai canti del piccolo coro recentemente costituito in seno alla Pieve.

Sono intervenuti, ciascuno nel proprio ambito, con brevi ma toccanti parole:

  • il sindaco Leonardo Romagnoli;
  • la dott.ssa Veronica Massai;
  • il dott. Pier Tommaso Messeri, il cui antenato, don Gaetano Magnani, fu pievano di San Giovanni Maggiore per quasi 50 anni nell’Ottocento.

Ognuno ha reso omaggio a Gatti, ricordandolo come uno dei tanti illustri personaggi che, con il loro operato, hanno nobilitato questa terra non solo in Italia ma anche in Europa. Il dott. Angelo Gatti (lo zio era addirittura il grande poeta Filippo Pananti) è stato una vera pietra miliare.

Siamo felici di aver fatto parte del Comitato nato due anni fa, grazie anche al supporto del municipio e dell’allora vice sindaco Cristina Becchi, per dare vita a queste commemorazioni. La piccola targa, voluta dal popolo di Panicaglia e San Giovanni Maggiore, rimarrà a perpetuare il ricordo di quel bambino che, 300 anni fa, fu battezzato e che, con il tempo, sarebbe diventato un “grande”.

Grazie a tutti coloro che si sono adoperati per il successo di questa iniziativa e BUON NATALE!

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