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Cambiamo Insieme - Borgo in Comune e il PD sostengono una mobilità ciclabile forzata e incontrollata

Il rischio, secondo Cambiamo Insieme è quello di costruire un'altra cattedrale nel deserto. Una posizione abbastanza netta non compresa durante il passaggio...

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Ciclovia Ciclovia © NN
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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Gruppo Consiliare a Borgo San Lorenzo Cambiamo Insieme sul progeitto di ciclovia della Sieve il quale, secondo il Gruppo, manca del calcolo finanziario di un'adeguata manutenzione e anche chi sarà ad occuparsi di questo importante lavoro. Il rischio, secondo Cambiamo Insieme è quello di costruire un'altra cattedrale nel deserto. Una posizione abbastanza netta non compresa durante il passaggio in Commissione. Un progetto ambizioso e molto interessante per il nostro territorio ma che rischia di essere successivamente lasciato a se stesso?

Il Consiglio Comunale ha approvato una modifica cruciale per la ciclovia della Sieve, un'opera con cui concordiamo. Tuttavia, ci preoccupa il peso finanziario che ricadrà esclusivamente sugli enti locali, senza alcuna garanzia a lungo termine. Romagnoli afferma che "i soldi in avanzo ci sono e possono essere spesi", e si fa riferimento alla Tassa di Soggiorno, ma si ignora che la manutenzione di un'opera deve essere considerata prima della sua realizzazione, per garantire la sostenibilità economica. Ricordiamo inoltre che le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria non sono ancora previste nel bilancio. Forse nemmeno calcolate. È inutile continuare a costruire cattedrali nel deserto senza prima mettere in conto il bilancio e  considerare i costi di manutenzione e gestione. Noi crediamo in un uso oculato delle risorse pubbliche e dovremmo abbracciare qualsiasi metodo per evitare spese eccessive o incognite. Dobbiamo mettere in discussione la durata dell'impegno di manutenzione da parte di chi realizza l'opera, per evitare costi eccessivi in futuro. Avevamo sollevato questo punto in commissione, ma sembra che nessuno lo abbia compreso. Abbiamo l'esempio sotto gli occhi di tutti della ciclovia da Larciano a Ponte a Vicchio, lasciata a sé stessa per molto tempo. Questa potrebbe essere una responsabilità politica dovuta alla mancanza di lungimiranza o forse alla scarsa conoscenza tecnica durante la fase progettuale."

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Commenti 1
  • Stefano Pelli

    Ma è questa un'obiezione per far sì che non si facciano errori di programmazione delle spese, o un modo per cercare di ritardare un'opera molto importante e magari indirizzare i fondi altrove? Perché permetterà alle famiglie di godere in sicurezza in bicicletta delle bellezze delle campagne di questa zone. Perché le strade aperte alle auto non sono sicure per famiglie con bambini o persone non abituate alla aggressività che regna sulle strade. E aiuterà anche gli automobilisti, che vedranno sparire (in modo felice e volontario) molti ciclisti che preferirebbero sicuramente il nuovo percorso. E, vista la sensibilità del Gruppo ai temi economici, essendo questo un tassello in più di un percorso che unirà l'intera Val di Sieve, aiuterà il turismo,incentivando una modalità di visita e creando un motivo per una visita che porterà a sostare più persone da ogni dove, incantate da queste terre.

    rispondi a Stefano Pelli
    sab 10 febbraio 20:25