
Dopo il caos generato in 24 ore dalla foto provocatoria che correlava le misure previste dal Decreto Scuola per le nuovi classi post-COVID-19 ad una celebre e triste frase presente all'entrata dei campi di concentramento nazisti pubblicata dal Consigliere Lega di Borgo San Lorenzo Claudio Ticci, Ticci ha fatto un passo indietro proponendo le sue scuse e sottolineando che l'intento fosse diverso. La pubblicazione aveva fatto il giro del Web raggiungendo anche numerose testate nazionali e l'indignazione di parlamentari:
"Mi sento di chiedere scusa, per una foto, inopportuna, a corredo di un post che ho condiviso e lo faccio per coloro che si sono sentiti offesi per quella foto; per quello che rappresenta.
Sui contenuti porto avanti una battaglia per chi in questi mesi e anni é stato lasciato in disparte, non considerato.Volevo porre attenzione su un grave problema di "normalizzazione" di una nuova politica scolastica che va delineandosi e per farlo ho condiviso una foto di un giornalista molto critico sul decreto.Quando si sbaglia con umiltà si chiede scusa. Punto!
Ho avuto modo di visitare i campi di sterminio due volte, una delle quali grazie al Viaggio della Memoria e del Ricordo e ritengo le conseguenze di quei regimi totalitari momenti più bassi della storia dell'umanità intera. Tengo a sottolineare la mia profonda vicinanza alle vittime ed ai loro familiari. Per questo mi ha profondamente ferito il fatto che il consiglio comunale non abbia approvato la mia proposta di far fare ai ragazzi dei viaggi nei campi di sterminio, sovvenzionandoli anche con i nostri gettoni di presenza.
Volevo solo criticare il decreto scuola e non era intenzione riaprire per nessuno una ferita dolorosa e frase più buia della storia moderna.Ricordare serve per non dimenticare, ricordare per non ripetere. Ripartiamo dalla scuola e dai bambini perché ciò non si ripeta nel futuro. "
Leob
Chissà perché arrivano sempre le scuse, dopo. È tardi per le scuse. Una persona adulta dovrebbe essere in grado di ragionare. Se si arriva a scrivere una cosa simile, vuol dire che la di pensa. Non è una boutade, non è una battuta, non è un errore dovuto al T9 dello smartphone. Per me, le sue scuse sono rifiutate. P.s. Non scrivo tutto quello che penso perché sono già stato censurato.
niccolo mirannalti
Sei andato persino sull'homepage di Repubblica.it !!!! Hai avuto i tuoi 15 min di celebrità, anche se francamente potevi guadagnarteli in modo meno meschino !!!!! Le scuse poi sono persino peggio del post .......
Giovanni
La polemica politica e le differenze FI opinione non sono sufficienti a giustificare il suo articolo . Ha usato un paragone abominevole ( la decenza mi ferma qui ) . Oltretutto lei ha anche un ruolo pubblico . Si vergogni !!!!