Dalla Colombia una lettrice ricorda Emilio Gori, il 'ragioniere' borghigiano

In ricordo di Emilio Gori, il 'ragioniere'. Borghigiano, viaggiatore e non solo © n.c.

Rilanciamo qui sotto l'articolo che Aldo Giovannini ha scritto sul nostro giornale nel marzo del 2018, in ricordo del ragioniere Emilio Gori, borghigiano appassionato di viaggi e di avventure. Lo facciamo perché una lettrice colombiana, sotto questo articolo, ha inviato un toccante commento Il seguente:

Hola, tuve el placer de conocer a EMILIO GORI, soy de Cartagena de indias Colombia, lo conoci en esta hermosa ciudad en el año 1994. Si mal no recuerdo, lamento su partida, me entristece saber que ya no está, pero me queda de recuerdo su enorme sonrrisa y su energia y su vitalidad, le envio un enorme abrazo donde quiera que este en estos momentos.

Che significa:

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foto 1 gori © n.c.

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Ciao, ho avuto il piacere di incontrare EMILIO GORI, sono di Cartagena de Indias in Colombia, l'ho incontrato in questa bellissima città nel 1994. Se ricordo bene, rimpiango la sua partenza, mi rattrista sapere che non è più lì. Ricordo il suo enorme sorriso, la sua energia e vitalità. Invio un enorme abbraccio ovunque si trovi in questo momento.

Ma ecco l'articolo scritto da Aldo Giovannini:

Un altro caro amico, Emilio Gori, per gli amici “il ragioniere”, ci ha lasciati in un modo repentino, lasciando in tutti (familiari e amici) una grande tristezza. Era un borghigiano, come si dice in gergo verace, dava “pane al pane” senza nessun timore per nessuno, per il solo bene e il decoro del suo paese natio. Apparteneva ad una antica famiglia borghigiana (un suo pro-zio era il famoso Emilio Materassi il grande campione automobilistico), e nella vita privata era stimato ed apprezzato titolare di un rinomato studio commerciale e amministrativo. Ma Emilio, del quale ci onoravamo dell'amicizia, amando il suo paese (con le sue tradizioni) è stato socio e dirigente (oltre che atleta ciclista unitamente al fratello Francesco) del Club Ciclo Appenninico (suo nonno Umberto Banchi detto il “rossino” fu socio fondatore nel 1907). Per poi cimentarsi con qualche amico (o anche da solo) in lunghissime e lontanissime escursioni in terre lontane (Patagonia, Amazzonia, Siam, Cina, Ande, steppe russe, etc, etc), lasciando un diario di testimonianze davvero straordinarie. Da diversi anni era presidente dell’Accademia degli Audaci, l’associazione proprietaria del Teatro Giotto e sotto la sua presidenza il glorioso teatro borghigiano, dopo un momento di stasi, ha vissuto e sta vivendo momenti davvero felici con una attività culturale, artistica, teatrale e musicale, davvero intensa e di alto livello. Ma il nostro indelebile ricordo torna al 2003 quando Emilio, ci portò a conoscenza che ad un suo caro amico avevano diagnosticato un brutto male. “Andrei in bicicletta alla Basilica di San Luca a Bologna - ci disse molto avvilito - pur che guarisca. Altre diagnosi più approfondite diedero una risposta negativa, niente di quello diagnosticato; fortunatamente un falso allarme. Emilio però mantenne la promessa e con altri due amici (nel 2003 se non andiamo errati aveva 65 anni), in bicicletta andarono “per grazia ricevuta” alla Basilica di San Luca, giungendo stravolti ma immensamente felici. Una tradizione questa che ancora non è tramontata, anzi i ciclisti sono addirittura triplicati. Nella prossima edizione in questo 2018 senza dubbio andranno a San Luca anche in suo ricordo. Tante e sentite condoglianze a Graziella ai figli Giacomo e Alberto tutte le loro famiglie. Foto 1 (in alto): Una lontana ma simpatica immagine di Emilio Gori alla finestra del suo ufficio in piazza Dante. Foto 2 (qui sopra): Anno 2003. la prima edizione “per grazia ricevuta” da Borgo San Lorenzo alla Basilica di San Luca; Emilio Gori al centro con gli amici Mauro Noferini e Marco Gualdani, posano sul Passo della Futa sotto il bassorilievo che ricorda Gastone Nencini. (Foto A.Giovannini)