La nota della Lega di Borgo San Lorenzo: I consiglieri Atria e Ticci a dicembre hanno presentato un'interrogazione in cui hanno chiesto se l'amministrazione ha provveduto ad assolvere e rispettare le normative per impiego obbligatorio dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Commentano così: <<La (non) risposta scritta, pervenuta post consiglio comunale, ha fugato ogni dubbio a riguardo: niente è stato fatto, nessun rispetto della legge.
La normativa varata dal Governo nel 2020 aveva definito le competenze dei singoli Comuni (o in aggregazione - Unione) e obbligava i beneficiari del Reddito di Cittadinanza 2020, salvo eccezioni, a dedicare almeno 8 ore settimanali ai progetti utili alla collettività nel comune di residenza pena decadenza del beneficio in caso di mancata partecipazione.
Il problema è che il Comune di Borgo San Lorenzo NON ha istituito un bel niente, in nessun ambito.
Come spesso accade a Borgo non vengono rispettate manco le normative del LORO Governo (che intanto ha prorogato il reddito di cittadinanza fino al 2022).
Riteniamo paradossale oltre che irrispettoso, come fatto dall’Assessore Carlotta Tai, il nascondersi ancora una volta dietro lo spauracchio del Lockdown perché dall'8 gennaio al 17 marzo 2020 sono passati più di 2 mesi e niente è stato fatto anche prima del blocco totale.
Inoltre negli ulteriori 4-5 mesi (Marzo-Luglio 2020) in cui tali attività erano state sospese per Decreto si doveva e si poteva almeno provvedere ad organizzare il tutto per attività all'aperto (es. pulizia spazi verdi, consegna mascherine a domicilio, ecc) facendosi trovare pronti.
Quindi 6-7 mesi e un anno, quello appena concluso, in cui niente è stato fatto a riguardo: complimenti.
Un altro esempio di NON rispetto delle leggi dello stato e dei cittadini che ogni giorno contribuiscono a mantenere l'assegno ai circa 40 percettori di Reddito di Cittadinanza di Borgo S.L. che nel 2020, grazie all’inadempienza dell'amministrazione, non sono stati messi in condizione di poter assolvere ad un obbligo o semplicemente rendersi utili alla collettività. Per non parlare dei cosiddetti Navigator che quindi per niente hanno “navigato in acque tranquille” per tutto il 2020 a libro paga dei cittadini.
Questa inadempienza ha generato un’opinione pubblica negativa verso coloro che percepiscono (giustamente) il reddito di cittadinanza facendoli pure passare per dei fannulloni. Quanto di più errato. Di questo passo si rischia sempre più di trasformare il RDC in una sorta di assistenzialismo diffuso, inutile, dannoso e controproducente oltre che irrispettoso dei contribuenti. L’ennesimo contributo a NON lavorare invece che un incentivo A FARE. >>
Concludono i consiglieri borghigiani <<Visto che la quasi totalità dei beneficiari a nostro avviso sarebbero disponibili e ben felici di potersi rendere utili per la propria comunità sarebbe il caso di attivare quanto prima i PUC. Tali attività oltre che assolvere un obbligo di legge si inquadrano pure come strumenti per l’inclusione, la socialità ma soprattutto renderebbero dignità a queste persone>>.
Gruppo Consiliare Lega BSL