L'agone politico si sta scaldando a Borgo San Lorenzo. Dopo l'ufficialità della candidatura di Cristina Becchi, in attesa del centro destra, la sinistra PD esce allo scoperto con una nota che fa presagire che forse le strade si dividono all'interno di questo schieramento politico.I firmatari del documento a noi arrivato, puntano il dito sul disconoscimento di "un appello di quasi 400 persone che chiedeva le primarie e l'apertura a una discussione con il popolo del centrosinistra non è stato considerato degno di attenzione". Un documento molto duro, senza giri di parole che di fatto può sancire l'accordo di questa parte del PD, con le altre forze di sinistra con un candidato autonomo.
Di seguito il testo del documento e l'elenco dei firmatari
Quale centrosinistra per Borgo San Lorenzo?
La sinistra del Pd borghigiano fa il punto su come si è arrivati alla scelta della candidata Cristina Becchi
Serve ristabilire chiarezza, in maniera trasparente e sincera, rispetto a ciò che è accaduto lunedì scorso, durante l’assemblea di circolo del PD di Borgo San Lorenzo (la prima dopo 5 mesi e la prima in cui si è affrontato il tema delle amministrative) che si è conclusa con il voto contrario alle primarie e con la candidatura a sindaca di Cristina Becchi.
Lunedì 29 gennaio la segretaria del Partito Democratico, in un'assemblea composta da ventisei persone, ha messo in votazione un documento che riportava una ricostruzione arbitraria e discutibile del percorso svolto dalla segreteria in questi mesi in vista delle amministrative.
In quel documento si raccontava di consultazioni con amministratori, qualche iscritto scelto ad arte e associazioni di categoria che avrebbero dato indicazioni chiare; si sanciva che la coalizione individuata (ma di cui prima mai avevamo sentito parlare in nessuna sede) condivideva la necessità di proseguire in continuità con gli indirizzi dell’attuale amministrazione e che non si rendevano necessarie le primarie perché tutti convergevano nell’individuare in Cristina Becchi il candidato sindaco del PD e della coalizione. Evidentemente un appello di quasi 400 persone che chiedeva le primarie e l'apertura a una discussione con il popolo del centrosinistra non è stato considerato degno di attenzione.
Si è messo in votazione il documento, come se la questione fosse solo procedurale e da liquidare prima possibile.
Sedici persone (di cui tra l’altro nove amministratori uscenti, chissà se interessati e disponibili a rinnovare il proprio impegno) hanno votato a favore; dieci hanno votato contro, cioè quelli che vengono individuati come "la parte a sinistra del Pd" e che sono tra i firmatari di questa nota. Favorevoli sono stati i tre quinti dell'assemblea, esattamente quelli che servono per poter impedire le primarie. Risultato raggiunto!Cristina Becchi, come ormai ogni cittadino di Borgo San Lorenzo sa e come lei stessa ha dichiarato è da tempo a lavoro per candidarsi a sindaca. Un desiderio e un'ambizione legittimi ma il modo con cui è stato raggiunto questo traguardo è politicamente grave e inaccettabile, non è coerente con i valori di un Partito Democratico in cui ancora noi ci riconosciamo e che abbiamo cercato di rivendicare.
Più volte si sono tentati confronti con l’attuale dirigenza del PD locale: da una parte noi chiedevamo risposte su linee programmatiche e problemi del paese, dall'altra continuavano a "offrire posti", da quello di futuro vice sindaco a quello di vice segretario del Pd, dicendo che il nome di Cristina Becchi non sarebbe mai stato in discussione.
A noi sembra questo un modo sommario e personalistico di gestire un partito, cosa che invece, paradossalmente, ci verrebbe rimproverata.
In assemblea è stata annunciata una coalizione a sostegno della candidata Becchi non supportata da alcun accordo formalizzato e soprattutto decisamente incerta : Italia Viva, Sinistra Italiana e Socialisti. Naturalmente non è stato presentato nessun documento programmatico che, invece, dovrebbe essere la base su cui si fonda una coalizione.
Già la mattina dopo la segreteria ha dichiarato che con i Socialisti è stata solo avviata un’interlocuzione, i Verdi, che la sera prima non erano stati neanche citati, non ci risultano neppure strutturati nel Mugello e Sinistra Italiana proprio oggi dichiara sulla stampa, in merito alle vicende fiorentine, che <<con IV non c'è nessuna compatibilità>>: difficile si possa dare per alleata certa. Le perplessità restano tutte.
Evidentemente c’era fretta di dire che una coalizione di centrosinistra c’era e che non chiedeva primarie. E c'era fretta di mettere il cappello sul titolo "centrosinistra", sottovalutando però che forze politiche e civiche di quell’area progressista a Borgo San Lorenzo ci sono davvero e son fatte di donne e uomini in carne e ossa, che hanno idee, proposte, progetti, forse anche critiche a cui ancora una volta non è stata data la giusta dignità.
Sarebbe stato davvero il caso di farle queste primarie, piuttosto che trovare questo epilogo forzato: non si deve mai avere paura del parere dei propri elettori.
Ci sentiamo però di dire che questa triste serata e in generale questa grave e miope gestione del circolo di Borgo però non fermerà il nostro impegno.
Intendiamo portare avanti, dando il nostro contributo, l’obiettivo di ricostruire un centrosinistra, un campo progressista a Borgo San Lorenzo che accolga e non respinga le opinioni del suo popolo.
Tra i firmatari:
Gabriele Timpanelli
Antonio Margheri
Sauro Verdi
Silvia Notaro
Lucio Bettarini
Grazia Arinci
Maria Timpanelli
Elena Tantulli
Sonia Spacchini