
“No! Non si fa così!” urla Francesca tornata in anticipo ed ancora in abito da sera, dalla premiazione come miglior pianista dell’anno e dopo aver trovato il marito intento al suicidio senza lasciare neppure due righe di spiegazione. Non si fa così, lasciare tutti nel dubbio, senza una spiegazione.
Lui ha appena terminato una lunga (forse anche troppo) sessione di prove con il cappio e con le parole di una lettera che proprio non riesce a scrivere, riempiendo un cestino dei fogli che di volta in volta ci tira dentro accompagnato da “Vesti la giubba “da Pagliacci di Leoncavallo, e proprio quando finalmente sembra riuscire nell’intento, lei entra in scena, in anticipo (fossi arrivata dopo…) ed interrompe i propositi.
Inizia così una notte durante la quale la coppia, aiutata anche dall’alcol, è costretta a fare il punto sulle loro vite, sulle scelte, sulla loro relazione, interrotti spesso da una delle pazienti di lui famoso psicoanalista, che lo tempesta di telefonate o suonando il campanello di casa. “Se dopo 15 anni è ancora a questo livello, forse è meglio che cambi dottore” commenta sarcastico/furiosa la moglie, una straordinaria Lucrezia Lante della Rovere che avevamo già applaudito a Borgo in “Malamore” e “Il padre” e che ieri sera, in un teatro Giotto completamente esaurito ha regalato una prova d’attrice veramente eccezionale.
Grandissima anche l’interpretazione di Arcangelo Iannace in questo testo di Audrey Schebat (autrice anche de “La Perruche” e “La Note”) che, tra rabbia e qualche battuta, scuote i suoi personaggi, divertendo ed emozionando il pubblico, che applaude ad ogni cambio scena.
Lo spettacolo è bello, ed anche se il testo non è propriamente eccezionale, è reso grande, anzi grandissimo da due presenze sceniche di primissimo livello che hanno riscosso gli applausi di un pubblico soddisfatto che, dopo la prima parte di acclamazioni si è anche lanciato in un coro “non si fa così” per il selfie che i due interpreti hanno voluto come ricordo della serata, una bellissima serata!
Non si fa così - di Audrey Schebat - regia Francesco Zecca - produzione Argot Produzioni in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito