I cacciatori, i cani e gli animali. Interviene Federcaccia Firenze © n.c.
La nota che Federcaccia invia direttamente alla redazione di OK!Mugello. Il Mugello, la caccia il rapporto tra i cacciatori ed i loro cani e la posizione degli animalisti. In questi giorni sull'argomento si è sviluppata sulle pagine di OK!Mugello un'accesa e partecipata discussione. Volentieri, quindi, ora pubblichiamo l'intervento che ci invia Federcaccia provinciale di Firenze; con un interessante punto di vista. Che merita di essere letto con attenzione:
Sarebbe molto facile, rispondere in modo polemico all’articolo che l’Associazione Vegetariani del Mugello ha inviato alla redazione di OkMugello, in modo particolare quando afferma che gli onesti cittadini/cacciatori avrebbero bisogno di una seduta dallo psichiatra, adducendo, a suo dire, le motivazioni. Offese gratuite e certamente degne di essere contestate e approfondite solo nelle sedi appropriate, che con i nostri professionisti valuteremo. polemica, fine a se stessa, invece non è la nostra filosofia. Risponderemo solo con i fatti: in Toscana sono stimati oltre 400.000 capi di ungulati, fra caprioli e cinghiali ed in Provincia di Firenze la maggior parte dei danni alle coltivazioni agricole da fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato, così la legge 157/92 la definisce, sono effettuati da cinghiali e caprioli con numeri diversi nei due ATC: nell’ ATC FI4, del quale fa parte anche il comprensorio mugellano, sono maggiori i danni da cinghiale, nell’ATC FI5 invece sono più importanti numericamente quelli da capriolo. Sono due specie da contenere o addirittura da eradicare nelle cosiddette “zone non vocate” per evitare i danni all’agricoltura pagati, badate bene, anche con i soldi che i cacciatori versano nelle casse dei due atc con le loro iscrizioni. Con gli stessi soldi si pagano anche i danni di specie per le quali non è prevista la caccia, se non in deroga, come lo storno ed i piccioni. I cittadini/cacciatori quindi contribuiscono economicamente al pagamento dei danni e fisicamente, con il prelievo, nei casi specifici degli ungulati, al contenimento del danno stesso. Da non sottovalutare anche gli incidenti stradali che questi animali provocano. I cittadini/cacciatori sono poi impegnati tutto l’anno nella gestione del territorio mettendo a coltura in accordo con i proprietari dei terreni, zone marginali, ripulendo sentieri, gestendo Zone pubbliche (le ZRC e le ZRV) per l” allevamento” della fauna stanziale, impiantando siepi e mantenendo puliti i laghi per la sosta della fauna migratoria. E questi sono solo alcuni esempi dell’impegno che il cittadino/cacciatore assolve nei confronti dell’ambiente e della collettività. Riteniamo superfluo soffermarci poi sul rapporto uomo/cane che i cacciatori intrattengono con i loro ausiliari, perché tutti sanno che i cani fanno parte della famiglia del cacciatore e quando accade loro un incidente, perché di questo si tratta, si disperano e fanno di tutto per aiutare il loro cane. Mai, ripetiamo, mai, i cacciatori mettono deliberatamente a rischio l’incolumità del loro ausiliare. Ritenevamo doveroso offrire ai lettori di OkMugello una fotografia della realtà. La Federcaccia Toscana – Sezione Provinciale di Firenze



Luca Bartolucci
Non sono n cacciatore, n vegetariano, ma abito in una casa rurale in appennino. La nota della Federcaccia inappuntabile, tutto vero, tutto preciso, peccato che la questione vera un'altra. Troppo spesso taluni (ne bastano pochi) quando presi dalla passione venatoria, perdono il senso del limite. E allora, con i 4x4 si passa ovunque, in ogni condizione.... e quando s'alza la preda fuori carniere, o in area di rispetto, o il nocivo, o il protetto, o in campo coltivato, parte la fucilata. Allora chiedo, alla Federazione di competenza, cosa fa esattamente e fattivamente per evitare che i loro rappresentati si comportino in questo modo? Chi usa un'arma in casa d'altri deve essere oltremodo attento ai suoi comportamenti, non il contrario! Grazie per lo spazio, cordialmente, Luca Bartolucci.
Nicola Di Renzone
Gentile lettore Neri. Non c' dubbio che lei abbia ragione. In effetti il commento in oggetto non era ancora passato al vaglio dei redattori. Ho giustamente provveduto a sospenderlo. Chiedo qui, pubblicamente, all'autore di scrivere i suoi concetti in modo civile, se vuole essere pubblicato. La 'porta' del giornale sempre aperta per tutti e per tutte le opinioni; ma queste devono essere espresse in maniera civile ed adeguata. Senza minacce, cattivi auguri o altro... Grazie il direttore dott. Nicola Di Renzone
Neri Barletti
Spettabile redazione di Ok Mugello, credo che la revisione dei commenti postati, e quindi la decisione sulla loro pubblicabilit, sia un compito necessario e doveroso - per quanto certamente arduo - per un periodico on line. Vi invito quindi, cortesemente, a vigilare affinch commenti come quello del "signor" Biagini qui sopra,che eufemistico definire delirante e offensivo, siano opportunamente eliminati. Ognuno pu esprimere le proprie opinioni ma non offendere n addirittura augurare la morte a chicchessia. Con molti distinti saluti.