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Un Caffè letterario che rende protagonisti gli studenti dell’Istituto comprensivo di Greve in Chianti

Le classi si sono organizzate come in un caffè letterario settecentesco ed hanno discusso, a partire dalle letture svolte, in alcuni locali messi a disposizione

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Un momento del caffè letterario Un momento del caffè letterario © Unione dei Comuni del Chianti
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Nelle scorse settimane si è svolta presso l’istituto comprensivo di Greve in Chianti la “Settimana della continuità” con le attività del Caffè letterario che hanno coinvolto le quinte dei diversi plessi e la scuola secondaria di primo grado.

Le classi si sono organizzate come in un caffè letterario settecentesco ed hanno discusso, a partire dalle letture svolte, in alcuni locali messi a disposizione dal Comune. Gli incontri si sono tenuti presso la sala Margherita Hack, la Biblioteca comunale e la Casa del Popolo di Greve in Chianti. Ogni quinta della scuola primaria dei plessi di Greve, Panzano, San Polo e Strada ha lavorato con una classe della scuola secondaria.

La lettura di “Viola e il blu” di Matteo Bussola ha permesso ai ragazzi di discutere di tematiche come la parità di genere, la lotta al bullismo e agli stereotipi di vario tipo, nonché la valorizzazione delle diversità, riscrivendo fiabe e creando slogan. Altri hanno invece inventato carte d'identità e storie di fantasia prendendo spunto da “Il Ggg” di Roald Dahl.

“Il Caffè letterario continua nei prossimi giorni – fa sapere l’assessore alle Politiche educative Giacomo Amalfitano - con la partecipazione degli alunni delle quinte, protagonisti di laboratori didattico-ludici con i docenti della scuola secondaria, anche i loro genitori potranno partecipare così da conoscere volti e competenze di chi vive tutti i giorni l’Istituto comprensivo”.

“La continuità educativa è fondamentale per costruire ponti tra i diversi cicli scolastici, - prosegue l’assessore - con l'obiettivo di prevenire l'abbandono scolastico, promuovere un atteggiamento collaborativo e integrato, favorire uno sviluppo armonico di studenti e studentesse”.

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