
Come dice il vecchio adagio errare è umano ma perseverare è diabolico. E' certo quindi che il comune di Firenze appartiene alla seconda categoria e spieghiamo subito perché è mefistofelico.
Fa arrabbiare molti fiorentini vedere che in questi giorni, in previsione dell'imminente partenza dello scudo verde, molti dei cartelli affissi non vanno già bene e devono essere quindi sostituiti dopo i relativi correttivi, questioni di riferimenti a delibere di giunta e divieti.
La vicenda ha colpito anche il consigliere Matteo Chelli che ha ripreso la vicenda, ma fatto sta che è già la seconda volta che questi cartelli, evidentemente nati sotto una cattiva stella vengono sostituiti. (articolo qui)
La prima volta accadde per un errore di ortografia e l'allora assessore alla mobilità Stefano Giorgetti garantì che la spesa dei nuovi cartelli e di sostituzione degli stessi sarebbe stata a carico della ditta che aveva sbagliato.
Chi pagherà adesso per gli errori del comune? Forse i cittadini si chiedono in molti preoccupati nella certezza che l'assessore Giorgio saprà darci risposte adeguate.