"Contro la dittatura in Argentina, boicotta la coppa del mondo '78 niente calcio nei campi di concentramento" è lo slogan tormentone di Isabel lo spettacolo andato in scena ieri al Teatro Corsini di Barberino. La scritta apparsa sui muri dello stadio di Buenos aires alla vigilia della finale di un mondiale per il quale ritennero indispensabile ripulire la capitale Argentina, allontanando gli abitanti della periferia più povera, alzare un muro sul quale disegnare case da ricchi, e gettando trentamila oppositori del regime dagli aerei. Questo racconta Isabel una ragazza come tante che vive in una città del Sud America del 2000. Dopo la scomparsa di Raul, che credeva essere suo padre, armata di un paio di stivali e di una camicia a quadri, inizia un viaggio alla ricerca della sua vera identità e dei suoi veri genitori, un viaggio crudo che la porterà a scoprire le ombre della sua famiglia e il passato del suo Paese.
Mentre beve Mate, torna indietro agli anni ’70, nei panni di sua madre in un mondo fatto di violenza e corruzione, dove le cose semplici sembrano impossibili, dove è impossibile fidarsi anche dei propri famigliari,
Caroline Loiseau è eccezionale in questa storia che ricorda il bellissimo "La historia oficial"1985 diretto da Luis Puenzo, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero, con un'interpretazione di Norna Aleandro inarrivabile, ed anche pièce teatrali straordinarie come "Buenos Aires non finisce mai" con Ottavia Piccolo tratto dal libro "Le irregolari" di Massimo Carlotto, (o al limite anche il mio romanzo "La scuola delle anime circensi).
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Performer di danza moderna tra le più accreditate è stata interprete nelle produzioni di Twain: Juliette, Nothing to Declare, La Storia di Schiaccianoci, Romanza. ed è Tra i fondatori di "Anonima Teatri" con A.Memetaj e Y.Petrillo ed in questo bellissimo spettacolo recita in italiano e spagnolo, canta e balla e lo fa, regalando al pubblico uno spaccato di storia moderna piuttosto sconosciuto in Europa, con una tensione emotiva sempre in crescendo.
I suoi genitori sono morti, sua madre solo dopo averla partorita per essere affidata dal regime allo zio militare, uno dei 36 arrestati per i crimini commessi contro i dissidenti.
E' quasi liberatorio l'applauso del pubblico tenuto per un'ora e qualcosa intrappolato in una spirale di violenza veramente assurda ma realmente accaduta e non centinaia di anni fa, quarant'anni neppure, sulla quale la grande attrice riesce comunque a mantenere un tono che il pubblico possa sostenere.
Per quelli che invece volessero approfondire possono guardarsi tra i molti sull'argomento "La notte delle matite spezzate" "Garage olimpo" "La fuga".
Isabel - tratto da una storia vera di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo con Caroline Loiseau - musica dal vivo Marco Memetaj produzione Anonima Teatri / Twain Centro Produzione Danza