Questa mattina si è svolto un incontro cruciale presso l'ex Hotel Montemorello, dove si è discusso specificamente delle problematiche idriche legate all'apertura del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS). All'incontro erano presenti diverse autorità, tra cui il vice Prefetto Aggiunto Dr. Mattia Capecchi, il vice Sindaco di Sesto Fiorentino, l'Assessore Arch. Milesi per il Comune di Vaglia, e l'Ing. Vannucci, presidente del Consorzio Cogemo, accompagnato da alcuni soci tra cui il tesoriere. Presenti anche rappresentanti dell'ASL, i Vigili del Fuoco, l'avvocato Sani, legale di Ospita Srl che gestirà il CAS, e i consiglieri di opposizione Claudia Dominici e Riccardo Impallomeni.
Durante l'incontro, l'Ing. Vannucci ha sottolineato che il Consorzio Cogemo non è in grado di garantire un approvvigionamento idrico sufficiente per soddisfare le esigenze sia dei residenti locali che degli ospiti del CAS. L'Avv. Sani ha dichiarato di non essere stato informato dal proprietario della struttura riguardo a questo problema, ma ha già intrapreso azioni per acquistare tre autoclavi da 500 litri ciascuna per mitigare la situazione.
Secondo i dati catastali, il consumo idrico giornaliero previsto per la struttura è di circa 40 m³, un quantitativo che potrebbe essere coperto quasi interamente dalle autoclavi acquistate, ma che avrebbe un costo significativo di circa 20€ al m³, da sostenere da parte di Ospita Srl.
Il vice Prefetto ha richiesto al Consorzio Cogemo di presentare una relazione dettagliata sulle criticità idriche sollevate. L'ASL ha ribadito che la disponibilità di acqua potabile è un requisito essenziale per l'apertura del CAS e che l'approvvigionamento tramite cisterne è accettabile solo se vengono rispettati rigorosi protocolli relativi alla pulizia, ubicazione e gestione delle cisterne. L'ASL si riserva di esprimere il proprio giudizio definitivo solo dopo aver esaminato la relazione.
L'Ing. Vannucci ha inoltre sollevato il problema degli scarichi reflui, attualmente gestiti da alcune abitazioni tramite scarichi autorizzati fuori dalla pubblica fognatura, con parte del materiale che raggiunge il fiume Carsola. La vasca di raccordo funzionale all'hotel è attualmente priva delle piante necessarie, facendo sì che gli scarichi finiscano direttamente nel suolo, un problema che potrebbe aggravarsi con l'aumento degli utenti.
Gli altri aspetti, come la sicurezza stradale e i trasporti, non sono stati affrontati durante questo incontro, che era specificamente focalizzato sulle questioni idriche. La decisione finale della Prefettura verrà presa solo dopo la ricezione e l'analisi delle relazioni del Consorzio Cogemo, della Ospita Srl sulle modalità di approvvigionamento, e delle valutazioni dell'ASL.