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C'era una volta il medico di famiglia

Una lettera recapitata in redazione da parte di un cittadino del Comune di Scarperia

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Medico di famiglia Medico di famiglia © Ai
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Era disponibile 24 ore al giorno e 7 giorni la settimana (e non aveva la segretaria).
Guadagnava discretamente ma faceva una vita sacrificata.
Bisognava avere la vocazione per fare quel mestiere.
La gente gli era riconoscente e glielo dimostrava come poteva.

Poi vennero istituite le guardie mediche e, la notte, il sabato e la domenica, i medici ebbero un po di tregua, ma la loro disponibilità non venne mai meno.
Fino a, circa tre anni fa.
Quasi improvvisamente tutto è cambiato.
Per andare dal medico bisogna prendere l'appuntamento presso la sua segretaria

La A.S.L .ha diminuito il numero dei medici per ogni zona (pare perché mancano i medici) di conseguenza gli appuntamenti di alcuni medici si sono prolungati fino a 40 giorni (lo strano è che i medici la A.S.L. non gli trova, ma i sostituti si)

Chi non può aspettare si rivolge ai medici privati(quelli ci sono sempre e non c'è bisogno di fare tanta coda)
Chi non se lo può permettere va nei pronto soccorso che risultano sempre intasati.
Per situazioni specifiche si possono chiedere visite a domicilio, basta chiederlo entro le10, se no si va al giorno dopo.

Ma ci sono stati casi (per fortuna pochi) in cui il medico non risponde.
Altri casi in cui ha risposto che lui le visite a domicilio non le fa, se si ha urgenza si vada al pronto soccorso.

Alcuni medici si sono resi conto del problema ed hanno cercato di rimediare accettando le urgenze in più alle prenotazioni (a volte prolungando l'orario di ambulatorio) altri hanno tolto le prenotazioni in alcuni ambulatori.
Questo dimostra che anche loro si sono resi conto del problema e cercano di rimediare come possono.

Chi, invece, sembra sottovalutare il problema è la A.S.L. che continua a gestire il servizio con metodi burocratici e scarsa efficienza. Qualche esempio?

Nel nostro comune di Scarperia e San Piero sono stati pensionati 3 medici e uno è deceduto.
In tutti i casi i concorsi sono stati banditi in ritardo e alcuni ambulatori hanno aspettato 2 anni il loro medico.

L'esempio di Sant'Agata rasenta l'assurdo. In quell'ambulatorio operavano 4 medici con un impegno settimanale di 12 ore. Per un anno non si è visto più nessuno, poi un medico una volta a settimana per due ore. Adesso un medico due volte la settimana per tre ore totali. Pare sia stato inserito nel nostro comune un altro medico, ma questo non risolve il problema, anzi.

Basta tener conto che dopo anni di latitanza del servizio, le persone si sono cercate un nuovo medico in altri distretti (Gagliano, Borgo San Lorenzo o più lontano). Non sarà facile convincerli a interrompere un rapporto di fiducia che ormai si è instaurato e fargli tornare nel nostro. Tutto questo è stato causato da inefficienze della A.S.L. ma anche dalla sottovalutazione dei partiti politici.

Ci hanno raccontato che i medici non erano interessati al nostro territorio, ma sappiamo invece che molti dei sostituti avevano chiesto di restare. 
Ci avevano detto che non avevamo diritto a un altro medico perché c'erano pochi utenti.questo dopo che molte persone, con molto sacrificio, si erano rivolte a medici di altri comuni
Ci hanno detto che non avevano possibilità di influire su le decisioni della A.S.L. ma si sono dimenticati di dire che la A.S.L dipende dalla regione.
Ci hanno detto che i medici possono gestire gli ambulatori a loro discrezione perché sono liberi professionisti, ma non ci hanno spiegato che vengono assunti con un contratto regionale.

Ultimamente ho notato molti cartelli che intimano alle persone di non aggredire verbalmente il personale addetto. GIUSTISSIMO.

Non ho visto nessun cartello a difesa degli utenti che vengono maltrattati dal personale che dovrebbe aiutarli e offesi da un servizio a cui hanno diritto e non funziona, per il quale hanno già pagato.

Con fiducia rispetto di tutti
Piermario

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