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Ceramiche e fornaci di Impruneta: presentato il progetto e la mostra alla Fornace Agresti

Via al percorso di archeologia pubblica in collaborazione con l’Università di Firenze.

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La presentazione del progetto La presentazione del progetto © comune di Impruneta
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È stato presentato presso il Loggiato del Pellegrino ad Impruneta "Ceramiche e fornaci nel paese del cotto”, il progetto nato nel 2019 a seguito di un ritrovamento postmedievale nel territorio imprunetino e che ha la direzione scientifica del Prof. Guido Vannini gia' Ordinario di Archeologia Medievale.
Alla presentazione erano presenti insieme al sindaco Riccardo Lazzerini e al presidente dell’Ente Festa dell’Uva Filippo Venturi, le archeologhe medieviste Angelica Degasperi, Benedetta Pacini, Chiara Molducci, Elisa Pruno.

Il materiale rinvenuto in modo fortuito nel corso di uno scavo nel territorio di Impruneta, racconta un quadro definito sulla produzione del cotto ad Impruneta e sugli aspetti commerciali del paese tra il 1400 e il 1800, dove già convogliavano materiali da varie parti di Toscana: da Montelupo al Valdarno.

Lo studio sul materiale ha creato l’occasione di proporre un programma di archeologia pubblica per la realizzazione di una mostra in un luogo eccezionale come la Fornace Agresti di Impruneta.

Un percorso espositivo che indaga i legami che la popolazione locale attuale ha con la stessa Fornace Agresti, nell’ottica della costruzione delle identità e dello sviluppo economico e socio-culturale. L’esposizione rappresenterà un momento di coinvolgimento di tutta la comunità riguardo a un’attività che ha connotato da sempre Impruneta.

"Durante il percorso di studi, abbiamo visitato i laboratori artigiani delle fornaci storiche di Impruneta, un percorso che ci ha permesso di ricercare la tradizione, la continuità con il passato ma anche l'innovazione. Da un lato infatti esistono ancora oggi lavorazioni artigianali che arrivano dal passato, come la produzione di giare da vino, piuttosto che contemporanee come quelle legate gli amplificatori acustici realizzati in terracotta. Elementi che ci hanno permesso di conoscere e approfondire la produzione in terracotta nel territorio di Impruneta, e successivamente raccontarla anche ad i ragazzi delle scuole. Il cotto quindi come un'eredità che andrà mantenuta e innovata per e dalle generazioni future" - dichiarano le relatrici.

Parte dello spazio espositivo sarà dedicato alle donne presenti nelle fornaci di Impruneta; troviamo testimonianze di donne nella lavorazione nel cotto gia dal 1400 - “abbiamo deciso di indagare i ruoli di ognuna di loro e cercare di capire come le donne di oggi vedono se stesse in quel ruolo.” - raccontano le relatrici.

Nel corso della presentazione, sono stati presentati anche i progetti di allestimento degli spazi e grafica a cura dell’architetta Arianna Becherucci e dalla dott.ssa Benedetta Bonfigli, che si è occupata dello studio dei calchi in gesso conservati presso la Fornace Agresti.

L’esposizione sarà suddivisa in tematiche: archeologia pubblica - didattica; archeologia pubblica - presenza femminile; esposizione manufatti archeologici.

“Con Filippo Venturi, presidente dell'Ente Festa dell'Uva, abbiamo deciso di presentare questo lavoro che sarà parte inizialmente di una mostra temporanea presso la fornace Agresti, ma che successivamente troverà una collocazione definitiva che sarà presentata proprio in occasione di Buongiorno Ceramica. Il museo come organismo vivo dove varie parti della nostra società si possono incontrare.” - dichiara il sindaco Riccardo Lazzerini.

Il progetto di studi è stato promosso dall’amministrazione comunale di Impruneta, insieme all’Università degli Studi di Firenze e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato.

 

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