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Il Chianti Classico piange Paolo Saturinini sindaco di Greve in Chianti ai tempi del boom

Muore l’ex sindaco ideatore del vivere slow e delle città del buon vivere. Il ricordo del sindaco Paolo Sottani

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Paolo Saturnini Paolo Saturnini © N.c.
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"Volevo che la mia città potesse dare di sé al mondo l’immagine e la sostanza di una città operosa e consapevole, di una città intelligente e rispettosa del proprio passato, della propria storia e del proprio ambiente. Perché solo se si sa da dove si viene è possibile stabilire la direzione di marcia verso il futuro”.
Li ripeteva e li metteva nero su bianco i suoi desideri, i suoi pensieri realizzati poi da sindaco, alla guida del Comune di Greve in Chianti per una parabola lunga 14 anni che lo ha fatto vivere più volte.

Paolo Saturnini, 70 anni compiuti a gennaio, coltivava chiaramente l’idea di cosa fosse necessario per imprimere un segno concreto e longevo al territorio. Non restare a galla, non lasciarsi trascinare dalla corrente ma agire in piena consapevolezza delle risorse e dei limiti del territorio per poterlo amministrare al meglio. Il progetto di realizzare uno sviluppo turistico culturale focalizzato sul nome e sull’identità Chianti era legato a doppio filo al senso di responsabilità e cultura civica che portava dentro al ruolo di ogni azione compiuta da amministratore comunale. E’ l’eredità più forte e incisiva che il primo sindaco slow, fondatore del turismo chiantigiano di qualità e della rete internazionale delle Città slow, Paolo Saturnini, il cui cuore ha deciso di smettere di battere da poche ore, ha trasmesso alle generazioni di amministratori che lo hanno seguito fino all’attuale Paolo Sottani e la sua giunta, profondamente addolorati per la scomparsa improvvisa e prematura di questa notte.

“E’ un giorno tristissimo per tutti noi – dichiara il sindaco commosso – lo è per la comunità intera che nel tempo ha avuto modo di amare, apprezzare e riconoscere il grande valore umano e politico-istituzionale di Paolo Saturnini, amico della gente ma soprattutto della terra, delle radici del Chianti al quale si sentiva profondamente legato. Un amore che non teneva tutto per sé ma che riusciva a condividere e trasmettere a cittadini di ogni età e provenienza sociale”.

“Ricordo lo sguardo pieno di fiducia - continua - nel futuro di un uomo equilibrato, pacato, elegante; ricordo la visione aperta, inclusiva e accogliente, di un amministratore che sapeva guardare oltre, con lungimiranza, passione e rispetto per la cosa pubblica. Paolo Saturnini è stato un genius locis della politica locale, è riuscito a costruire intorno ai temi della cultura rurale, con cui è cresciuto, lui che era figlio di contadini e che aveva vissuto nella semplice genuinità della campagna, un’immagine nuova, unitaria e moderna, del Chianti che accoglie e accompagna il cambiamento e il progresso senza averne paura. Un territorio sostenuto dalla tipicità, dalle produzioni locali, dalla bellezza del paesaggio, dal prestigio della storia che lo ha attraversato. Il patrimonio di Greve in Chianti, cuore verde della Toscana avvolto da alcune delle colline più belle al mondo, ha conosciuto la notorietà internazionale grazie all’instancabile attività di promozione territoriale intrapresa in maniera pionieristica da Paolo Saturnini, primo sindaco a cogliere l’importanza di far lavorare insieme cultura, turismo, ambiente, paesaggio per consegnare al Chianti lo scettro del vivere slow e di città del buon vivere. Paolo Saturnini mi ha insegnato che fare il sindaco significa prima di tutto guidare una squadra, scegliere una direzione e imprimere un’azione. Il sindaco può agire anche controcorrente talvolta ma certamente deve immergersi nella realtà e percepire i bisogni della gente. Il sindaco migliore è colui che si fa primus inter pares, diceva”.

Una delle sue più grandi forze è stato l’impulso inedito attribuito al concetto di ospitalità, pensare al turista come ad un visitatore da accogliere e coccolare, qualcuno a cui aprire la porta del cuore, oltre che quella di casa. Paolo Saturnini ha messo a nudo la sua anima di amministratore, vero e semplice com’era, per lasciare scoprire l’essenza e ciò che di esclusivo offriva il Chianti negli anni 1994-2000. “Paolo ha accompagnato il Chianti verso il suo futuro – aggiunge il sindaco – prestando attenzione a mantenere il contatto con il passato perché il bagaglio di tradizioni non si disperdesse, perché il bambino di campagna che abitava in lui non finisse nel dimenticatoio della storia”.

Quel bambino ha continuato, da adulto, a degustare la cucina locale per assaporare i profumi e i sapori di casa, a stimolare la vitalità e l'operosità artigianale all’interno dei centri abitati e dei borghi, ha voluto che mantenessero le loro caratteristiche storiche gli edifici, i palazzi, le strade, le piazze, ha voluto che i cipressi e le vigne potessero continuare a disegnare il paesaggio, ha desiderato che i negozi, le strutture ricettive, i ristoranti, le osterie e le attività produttive proponessero la loro identità parlando l’inglese.

“Paolo Saturnini che ha respirato l’armonia del nostro territorio in tutte le sue forme – conclude il sindaco Sottani - ha lavorato perché le generazioni future potessero godere degli stessi privilegi. Dall’amore e dal rispetto per il territorio deriva l’attività magistrale di un sindaco ‘grande’, nei pensieri, nelle azioni, nel treno che ha saputo far prendere al nostro territorio e che noi oggi abbiamo il dovere di far viaggiare lento, slow come la lezione di vita che ha impresso nel futuro di Greve in Chianti”.

L’amministrazione comunale esprime cordoglio e si unisce al dolore della famiglia con un abbraccio che vuole rappresentare la stima profonda e il bene che un intero territorio ha voluto a Paolo Saturnini.

E sono state lacrime vere oggi alle esequie svoltesi direttamente al cimitero di Greve in Chianti alla presenza dei sindaci chiantigiani di oggi, (Paolo Sottani, David Baroncelli, Roberto Ciappi) e di quelli di ieri come Massimiliano Pescini o Pietro Roselli. Ma anche alla presenza di amministratori e politici tra cui Marco Carrai che proprio a Greve con Paolo Saturnini aveva iniziato la propria carriera come assessore.
Ci lascia per un malore improvviso ma è certo che l'uomo delle città slow lascia molto di se nella comunità chiantigiana.


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