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Le Cinque Montagne toscane in difesa dell’ambiente: nasce il Coordinamento TESS

Protesta a Firenze contro progetti speculativi: "La transizione ecologica deve essere reale, non una scusa per il profitto"

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Lucia Minunno TESS Lucia Minunno TESS © Tess
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Il 28 settembre 2024 è stata una giornata storica per l’ambientalismo toscano. A Firenze, in Piazza Duomo, di fronte alla Presidenza della Regione Toscana, si è svolta una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di attivisti, uniti sotto il Coordinamento dei Comitati Territoriali delle Cinque Montagne. Il messaggio è stato chiaro e deciso: "Giù le mani dalle montagne toscane!".

Le associazioni che fanno parte del Coordinamento TESS (Transizione Ecologica Senza Speculazioni), ribadiscono con forza che non si oppongono alle energie rinnovabili in sé, ma alla speculazione economica che si nasconde dietro progetti di finta ecosostenibilità. Non è l'energia green il problema, ma l'impatto devastante che alcuni progetti energetici hanno sui territori, spesso con la complicità di alcune associazioni pseudo-ambientaliste, più interessate al profitto che alla protezione dell'ambiente.

Durante la manifestazione, rappresentanti delle Alpi Apuane, Montagna Lucchese, Montagna Pistoiese, Appennino Mugellano e Pratomagno hanno sottolineato l’importanza di difendere le montagne toscane dalla devastazione ambientale. Tra gli interventi più forti, si è denunciato come, sotto il pretesto di sviluppare energie rinnovabili, vengano devastati ecosistemi naturali e compromessi habitat di specie protette.

Alcuni esempi:

  • Alpi Apuane: L'industria estrattivistica continua a spolpare la montagna per ottenere carbonato di calcio, con conseguenze devastanti per l'ambiente.
  • Appennino Mugellano: Il progetto di installazione di 7 mega pale eoliche alte 170 metri mette a rischio foreste e habitat di specie protette, con un impatto irreversibile su sentieri nazionali e internazionali.
  • Montagna Pistoiese: Nonostante la scarsità di neve, si continuano a finanziare impianti sciistici, consumando enormi quantità di acqua ed energia.
  • Pratomagno: Si prevede l'asfaltatura di una strada bianca in un'area protetta, con gravi conseguenze per l'ambiente.

Le accuse alle istituzioni

La manifestazione ha puntato il dito contro le istituzioni, in particolare la Regione Toscana, accusata di aver ignorato le istanze delle comunità locali e di aver favorito i grandi progetti industriali a scapito del benessere del territorio. Progetti come l'ampliamento della Doganaccia o l'asfaltatura del Pratomagno sono costati milioni di euro, risorse che, secondo i manifestanti, dovrebbero essere investite in sanità, istruzione e trasporto pubblico, piuttosto che in interventi che devastano il paesaggio.

Nasce TESS: un nuovo fronte di lotta

Durante l'evento è stata ufficializzata la nascita di TESS, una coalizione di circa quaranta associazioni e comitati, nata con l'obiettivo di contrastare le speculazioni energetiche e proteggere i territori toscani. La transizione ecologica deve essere reale, non una scusa per arricchire pochi a discapito dell’ambiente. Le associazioni che fanno parte di TESS sono determinate a sostenersi a vicenda e a elaborare strategie comuni per fronteggiare le pesanti aggressioni al patrimonio naturale.

"Vergogna!": la voce delle montagne si alza sempre più forte

La manifestazione si è conclusa con un grido di protesta verso gli uffici della Regione Toscana: "Vergogna!". Il Coordinamento dei Comitati Territoriali delle Cinque Montagne ha promesso che la voce delle montagne continuerà a farsi sentire sempre più forte, finché le istituzioni non prenderanno provvedimenti per tutelare il territorio, anziché distruggerlo in nome del profitto.

Le montagne della Toscana non sono siti industriali. Sono ecosistemi naturali da proteggere, e questa lotta, come ribadito dagli attivisti, non si fermerà. "Ogni vita vale" è il principio che continuerà a guidare la resistenza contro lo sfruttamento indiscriminato della natura.

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