Riceviamo e pubblichiamo una nota di CNA. - Il passaggio alla tariffa corrispettiva (quella tarata sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti) che sulla carta è il metodo migliore per determinare l’importo corretto del servizio di smaltimento rifiuti sta producendo invece enormi incongruenze che le imprese stanno pagando a caro prezzo tanto che, in moltissimi casi, il costo dell’ex Tari finisce addirittura per apparire più equo.Per individuare immediatamente soluzioni che possano condurre ad un sistema di tariffazione equa, CNA aveva organizzato un incontro con il presidente di Alia e i sindaci dei territori coinvolti (Borgo San Lorenzo, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Fiesole, Fucecchio, Gambassi Terme, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino e Scarperia e San Piero) per il 7 novembre.
L’incontro è saltato, su richiesta dei Sindaci, a causa dell’alluvione. Ciò non ha impedito però ai medesimi Sindaci di riunirsi sull’argomento in forma privata il giorno dopo (l’8), di respingere la successiva convocazione di CNA (il 21 novembre) informando di voler organizzare loro stessi un incontro in materia aperto a tutte le associazioni di categoria.
“Il problema è che la riunione non è ancora stata convocata – spiega Massimo Capecchi, presidente di CNA Mugello – Ignorare le richieste delle imprese ci appare incomprensibile, oltreché irrispettoso e svantaggioso per il benessere economico dell’area”.
Vero, la questione scotta. Lo spiegano bene le cifre che, con il passaggio alla Taric, vedono aumenti anche del 954% rispetto ad un anno fa. Costi resi ancor più inaccettabili dal fatto che le imprese provvedono autonomamente (e a proprie spese) allo smaltimento della maggior parte dei loro rifiuti (i cosiddetti speciali).
CNA imputa gli aumenti alla mancanza di un’informazione adeguata sui meccanismi che stanno alla base dei nuovi calcoli: dall’importanza della capienza del contenitore che determina la tariffa (invece della quantità di rifiuti stoccati al suo interno) all’addebito di default di due svuotamenti al mese di indifferenziata (anche se sono di meno o pari a zero).
CNA invita i sindaci a convocare a strettissimo giro la riunione.
“I cambiamenti possono essere problematici, l’importante è però apportare correttivi sia per la fatturazione futura, che per quella già passata, individuando meccanismi che sanino le incongruenze (e gli esborsi) già verificatesi. Invitiamo perciò i sindaci a convocare a strettissimo giro la riunione che hanno promesso di organizzare” conclude Capecchi.
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