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Manuali sotto il cofano: la tua cassetta degli attrezzi per ogni emergenza

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In ogni ambito della vita quotidiana, occorre sempre farsi trovare pronti e intervenire in caso di necessità. Che si tratti di una foratura, di un guasto elettrico, di un problema meccanico o di un incidente, devi sapere come affrontare ogni singola situazione e riparare il danno.

Per riuscirci, però, è necessario avere gli arnesi appropriati e un po' di destrezza manuale. Di seguito illustriamo una serie di strumenti imprescindibili che non possono mancare nella tua cassetta degli attrezzi per affrontare qualsiasi evenienza e raccontiamo alcuni retroscena in merito.

Diagnostica elettrica: sotto tensione, la rivoluzione nei test dei circuiti

Il cacciavite cercafase è uno strumento essenziale ma estremamente efficace che consente di rilevare l'eventuale presenza di tensione in un determinato circuito. È sufficiente avvicinare la punta al cavo o al polo da testare e, se la lampadina nell'impugnatura si illumina, significa che c'è corrente.

Questo utensile presente nel campionario RS, è stato ideato nel 1934 da un ingegnere tedesco e in Italia si chiama così perché serve a individuare la fase, o il polo positivo, di un circuito elettrico. Il cacciavite cercafase può servire a testare le prestazioni di accumulatori, fusibili, bulbi e altre sorgenti elettriche, ma si raccomanda di non impiegarlo su alte tensioni o su circuiti complessi.

Adattabilità in azione: la regina versatile nella casetta degli attrezzi

La chiave inglese è uno strumento versatile e pratico, che ti permette di adattare la misura alla dimensione della vite o del dado da serrare o allentare. La chiave inglese ha una testa mobile, che puoi regolare tramite una vite, e ti consente di lavorare su diversi tipi di bulloni, senza dover cambiare strumento ogni volta.

Secondo le tendenze attuali, aumentano le richieste per i mezzi usati e questo utensile è l’ideale per smontare e rimontare il motore, il cambio, le ruote, i freni, lo scarico e altri componenti. Tuttavia occorre essere cauti e non stringere troppo o fare degli utilizzi impropri, perché si potrebbero danneggiare le filettature o le teste dei bulloni.

Stringere e piegare: l’alleato indispensabile per ogni lavoro

La pinza è uno strumento antico e versatile, che ti permette di afferrare, tirare, tagliare, piegare o torcere oggetti di varie forme e dimensioni, con una forza maggiore di quella delle tue mani. Questo strumento è formato da due bracci metallici, uniti da una cerniera, che terminano con due becchi. La pinza era adoperata già nel 3000 a.C. dall’antica civiltà dei Sumeri per lavorare i metalli.

In Italia, il termine “pinza” deriva dal verbo “pignere”, che significa “stringere” o “premere”. Con l’ausilio di questo prezioso arnese si possono rimuovere o inserire delle molle, dei fermi, dei cavi, dei tubi, dei connettori, dei rivetti, dei chiodi e altri elementi. Per individuare l’utensile più adeguato per ogni mansione occorre prestare attenzione, perché ne esistono di diversi tipi e dimensioni, ognuno con una funzione specifica.

Il battito del tempo: potenza primitiva nell'era moderna

Il martello è un attrezzo arcaico e vigoroso che è in grado di percuotere, schiacciare, forare, frantumare o levigare manufatti di differenti tipologie di materiali. Il mazzuolo è caratterizzato da un manico di legno o di metallo, che culmina in una testa pesante e dura di forma variegata. In origine il martello era utilizzato già nel Paleolitico, per trattare la pietra, e successivamente si è evoluto e differenziato, acquisendo diverse forme e materiali.

In Italia, il vocabolo "martello" discende dal verbo "martere", che ha il significato di "percuotere" o "colpire". Questo antico strumento può agevolare le operazioni di inserimento o estrazione di chiodi, perni, bulloni, dadi, cuscinetti, pistoni e altri elementi, ma è opportuno utilizzarlo con la massima prudenza, perché se lo si adopera in modo inappropriato o smodato, si possono arrecare danni irreparabili o lesioni a se stessi o ad altri.