
Ieri pomeriggio la Commissione 6 (Ambiente, vivibilità urbana e mobilità) ha ricevuto rappresentanti del Comitato Ex Panificio Militare e della Parrocchia dell’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo in merito alla petizione, da loro promossa, relativa all’area intorno al cantiere Esselunga di via Mariti, dove il 16 febbraio 2024 si è verificata il crollo che ha causato la tragica morte di 5 lavoratori.
La richiesta di trattazione della petizione, come da regolamento del Consiglio Comunale, ha permesso alla Commissione 6 Ambiente, Vivibilità Urbana e Mobilità di ascoltare e confrontarsi con i proponenti della stessa le cui richieste prioritarie sono:
- Riaprire in sicurezza via G. da Empoli chiusa al passaggio dei mezzi dal 16 febbraio 2024 previa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente;
- Sistemare la viabilità tutto attorno al cantiere sotto sequestro, compresa la parte di via Mariti in prossimità del semaforo, in modo da consentire anche il passaggio dei mezzi di soccorso in direzione Careggi;
- Sanificare l’area di cantiere, ricettacolo di topi e zanzare, e mettere in sicurezza le gru e le strutture rimaste abbandonate dal giorno della tragedia;
- Ripristinare il numero di parcheggi auto persi attorno al cantiere, sistemare le parti a verde e piantare gli alberi previsti, finire la pista ciclabile e le altre opere accessorie;
- Intraprendere ogni possibile azione per velocizzare il dissequestro dell’area, primo passo per restituire a residenti e cittadini questa parte del quartiere, ripristinando, vivibilità, sicurezza e decoro;
“A nome della Commissione ringrazio gli ospiti intervenuti per il lavoro di presidio e attenzione all’area e per la partecipazione di” interviene Graziani, presidente della Commissione 6. “Sarà nostra cura continuare ad essere promotori e parte attiva per risolvere le criticità presenti nell’area, per stimolare il confronto per soluzioni alternative rispetto alla progettualità precedente e per mantenere il dialogo con i proponenti la petizione e tutte le parti che hanno a cuore un luogo che rappresenta una ferita per la nostra città”.
"Ci fa piacere che ci fossero oggi (ieri per chi legge) in Palazzo Vecchio il Comitato ex Panificio Militare e la Parrocchia dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ringraziamo il Presidente della Commissione 6 Graziani, per aver organizzato la seduta di oggi, recependo una petizione importante, su cui sono state raccolte 819 firme cartacee consegnate a Palazzo Vecchio e oltre 1.100 sottoscrizioni on-line. dichiara di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune e Thomas Maerten - Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
"Le istanze riguardano le condizioni in cui si trovano via Giovanni da Empoli, via Mariti e le altre strade intorno al cantiere Esselunga, che non può essere messo in sicurezza a causa del sequestro da parte della Procura.
Sappiamo bene come la situazione si stia configurando come un abbandono di chi vive in questa parte della Città: i disagi sono numerosi, da cui conseguono situazioni di insicurezze.
Avevamo depositato una risoluzione perché il Comune si esprimesse al fianco del Comitato, quindi esprimiamo soddisfazione per la disponibilità all'ascolto mostrata oggi dal Consiglio comunale, attraverso la Commissione Ambiente.
La mancata sanificazione determina un proliferare di topi e zanzare, che diventano un evidente fattore di pericolo. La viabilità bloccata sta compromettendo le attività commerciali interessate. Il cantiere sotto sequestro attira dinamiche sociali che spaventano le persone. In questo contesto il rischio concreto è che l'idea di un parco venga associata a un luogo di illegalità. Per questo sottolineiamo l'importanza di non mettere in contrapposizione questa petizione con quella dell'Assemblea 16 Febbraio. Sono cose diverse, ma non in contrapposizione. Anche perché in via Mariti possiamo pensare a spazi di aggregazione e servizi per le diverse fasce di età, partendo dalle proposte del Comitato e dal verde auspicato dall'Assemblea, sostenuto da molte persone, su cui persino la Sindaca si è espressa a favore.
Attraverso la partecipazione si può costruire un futuro capace di non dimenticare la strage avvenuta e accompagnare la memoria con consapevolezza, invece di vedere realizzato l'ennesimo centro di grande distribuzione in una zona già satura di questi centri commerciali".