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Consiglio Comunale Dicomano: tra ipocrisia e contraddizioni

"Insieme per Dicomano" denuncia l'incoerenza della maggioranza su trasporti e ambiente: parole e azioni in netto contrasto

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Saverio Zeni Saverio Zeni © Alejandro Salamone
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Nel Consiglio Comunale di Dicomano, le criticità non sono mancate, con particolare riferimento a mozioni e ordini del giorno presentati dal centrosinistra, che hanno suscitato forti perplessità per il loro carattere demagogico. Secondo il gruppo consiliare "Insieme per Dicomano", infatti, tali proposte pongono temi condivisibili, ma risultano in contrasto con le azioni effettive dell’amministrazione, evidenziando un’incoerenza di fondo.

Uno dei punti più dibattuti è stato il problema dei disservizi ferroviari in Mugello e Val di Sieve. La mozione presentata dalla maggioranza ha ricalcato quasi integralmente un atto già approvato all’unanimità nel luglio scorso presentato dal gruppo "insieme per Dicomano", portando il consigliere Saverio Zeni a chiedere quale fosse il valore aggiunto di riproporre lo stesso testo. "Riproporre un atto pressoché identico – ha dichiarato Zeni – non aggiunge nulla al dibattito e rischia di trasformare un problema reale in una sterile battaglia politica. Ma oltre alla mozione, cosa si sta facendo concretamente per risolvere i disagi dei pendolari?"

Dubbi rafforzati anche dalle recenti dichiarazioni del Consigliere Regionale Benuzzi, il quale, durante un incontro organizzato dalla lista civica DicomanoCheVerrà, ha ammesso che la Regione Toscana non dispone di strumenti adeguati per intervenire sui disservizi ferroviari, attribuendo la responsabilità al governo centrale. Tuttavia, se la Regione, che ha competenza diretta sui trasporti, non ha strumenti per risolvere la questione, quali sono le strategie per tutelare i pendolari?

Secondo "Insieme per Dicomano", è necessario agire con misure concrete: incontri con Regione e Trenitalia per ottenere un cronoprogramma degli interventi, raccolta firme e pressioni istituzionali per ottenere misure di compensazione, fino alla possibilità di soluzioni locali di supporto ai pendolari.

Altro tema scottante del Consiglio Comunale è stato l'ordine del giorno sul cambiamento climatico. "L’impegno per contrastare la crisi climatica è fondamentale – ha dichiarato il consigliere Zeni – ma stride con l’operato dell’amministrazione, che ha avallato il devastante impianto eolico industriale di Giogo Villore". Un’opera fortemente contestata da ambientalisti e associazioni locali, in quanto comporta deforestazione, dissesto idrogeologico e impoverimento delle risorse idriche locali, in contrasto con la tanto sbandierata tutela dell’ambiente.

"Non si può predicare bene e razzolare male – continua Zeni –. Se davvero l’amministrazione vuole impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico, inizi col prendere responsabilità per i danni già causati, anziché limitarsi a mozioni di facciata".

Nonostante le divergenze politiche, un segnale di collaborazione tra tutte le forze consiliari è arrivato con l’approvazione unanime dell’ordine del giorno a sostegno del popolo Saharawi, confermando un impegno condiviso sui diritti umani e sulla solidarietà internazionale.

Il Consiglio Comunale si è concluso con il gruppo "Insieme per Dicomano" che ha ribadito il proprio ruolo di voce critica e attenta, impegnata a contrastare le strumentalizzazioni politiche e a promuovere azioni concrete per il bene della cittadinanza.

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