Prima di concludere questo nostro excursus storico iconografico della Cooperativa San Lorenzo, che in questo 2015 festeggia i 95 anni di attività commerciale, con l’intervista finale all’Avv. Stefano Magherini, presidente del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa “San Lorenzo – Pam”, vogliamo aggiungere e ricordare alcuni anedotti e nello tempo momento correggere alcuni errori, piccoli si intende, ma è giusto così poiché la storia non si può nascondere, ma al contrario, riportare il tutto alla luce della verità. Nel servizio di apertura scrivemmo che il primo spaccio fu aperto all’interno di una corte in via Giotto (corte che si trova fra l’Agenzia della Banca Toscana e la Confraternita di Misericordia), ma non è così, anche se realmente in questo luogo trovò spazio per alcuni anni la bottega di Pizzicheria e Drogheria della stessa Cooperativa, al tempo denominata “La Popolare”. Infatti nel “Messaggero del Mugello” (14 marzo 1920), abbiamo letto una brevissima notizia, scritta talmente con caratteri piccolissimi (i vecchi tipografi dicevano “a pidocchino!!”), da aver avuto notevole difficoltà nel metterci gli occhi; si legge: “- Cooperativa. Ieri sabato 13 marzo 1920 è stata aperta la Cooperativa “La Popolare”. Lo spaccio è nel Corso Vittorio Emanuele, stabile Comucci. Auguri-“. Ecco finalmente scoperto la data esatta dell’apertura della Cooperativa 95 anni orsono, e la prima sede, cioè nell’antico stabile Comucci che si trova fra via del Pozzino e il Corso Matteotti confinante con il Cinema Teatro Don Bosco. Perché fu aperto in quel luogo? Molto semplice. Uno dei soci fondatori fu l’artigiano fabbro-ferraio Antonio Comucci (in questo stabile abita ancora la nipote del Comucci con la sua famiglia), e siccome questo antico edificio aveva diversi fondi al piano terra, ecco forse la motivazione nell’installare il primo spaccio vendita, ubicato in un luogo di notevole passaggio obbligatorio con l’uscita e l’entrata in paese dalla parte di Vicchio di Mugello. La seconda semplice scoperta ci porta a comprendere del perchè dell’intensa attività politica e sociale a Borgo San Lorenzo dell’avv. Adone Zoli (come abbiamo scritto, dopo la II° Guerra Mondiale, Zoli fu Presidente della Camera dei Deputati, Ministro delle Finanze, addirittura nel 1957 Presidente del Consiglio dei Ministri, per la D.C.); infatti il 4 maggio 1919, il legale fiorentino aprì uno studio a Borgo San Lorenzo nel viale Umberto I° (attualmente viale della Repubblica), al numero civico 16. Fu socio della Società Cattolica Velox, consigliere di minoranza sotto l’amministrazione comunale socialista di Pietro Caiani “bubbolino” (1920-1922), fondatore della Cooperativa “La Popolare” ed altre cariche in seno alle associazioni cattoliche paesane. Altre parentesi significative solidali e sociali verso Associazioni di Carità e di Beneficenza, videro la Cooperativa “La Popolare” prima e la “San Lorenzo “ poi, sempre in prima fila e nel settimanale mugellano, quando pubblicava le donazioni per Fiere di Beneficenze e raccolte varie, la cooperativa era sempre in prima fila; donava cose semplici ( conserva di pomodoro, acciughe, pasta, fagioli, aringhe, riso, lucido da….scarpe, candele, etc,etc.), ma che all’epoca avevano un forte impatto. Il C.d’A dell’epoca (1921) deliberò addirittura la somma di 161 lire quale contributo per l’acquisto della prima autoambulanza della Misericordia. Anche dopo la seconda guerra mondiale (1946), la Cooperativa “San Lorenzo” finanziò le colonie estive a Villa La Brocchi organizzate dalla Parrocchia di Borgo, per dare modo ai bambini borghigiani (anche noi che scriviamo queste note grazie alla Cooperativa siamo stati diverse volte alle colonie alla Brocchi, come si diceva), ocon un percorso ancora ricordato: dopo oltrepassato il mitico “formicone”, e i campi del contadino Guidotti eccoci arrivare la mattina tutti in fila con le monitrici, fare la colazione, poi il pranzo, nei bosco di Votanidi, quindi una bella merenda, per fare poi ritorno in paese cantando “la bandiera è tricolore/ noi vogliamo sempre quella/ noi vogliam la libertà”, dove c’erano ad attenderci i genitori. Cose andate, ma è giusto in questi anni dove tutto è dimenticato e la memoria è cortissima, ricordare tempi di storia vissuta, che nessuno potrà mai cancellare. Ricordati questi aneddoti, nel prossimi numero termineremo dopo ben cinque puntate la storia semplificata e breve della Cooperativa San Lorenzo con l’intervista all’Avv. Stefano Magherini, presidente del Consiglio d’Amministrazione. (… continua) Lo stabile Comucci fra via del Pozzino e il Corso Matteotti, dove il 13 marzo 1920 aprì il primo spaccio della Cooperativa “La Popolare”. Il piccolo trafiletto pubblicitario (4 maggio 1919), pubblicato “a pagamento”, dal Messaggero del Mugello, che ricorda l’apertura nel viale Umberto I°, dello studio legale dell’ avv. Adone Zoli (diverrà addirittura Presidente del Consiglio dei Ministri nel), uno dei fondatori della Cooperativa San Lorenzo. Alcuni ragazzini borghigiani alle Colonie a Villa Brocchi, finanziate dalla Cooperativa San Lorenzo. Per non disperdere memoria, da sinistra si riconoscono, Franco Berardi, Giuliano Verdi, Renzo Giovannini, Enrico Catani, Franco Guidotti, Marco Squarcini, Paolo Mattioli, Ugo Paoli, Mario Guidotti, Roberto Piacenti, Francesco Giannelli, Luciano Bonifazi, Vittorio Bonechi. La maestra vigilatrice è la signorina Miranda Margheri. Vita commerciale all’interno della Cooperativa San Lorenzo. Da sinistra in primo piano Giuliano Zeni e Orazio Bartoletti; sul dietro Francesco Fredducci e Francesco Rontini. Alcuni personaggi borghigiani all’interno della Cooperativa San Lorenzo. Da sinistra Milena Genovieri Fiorelli, Antonella Fiorelli Santoni, Franco Sargenti (presidente del G. S. Atletica Marciatori Mugello) e la moglie Maria Ricci Sargenti. (Foto e archivio A.Giovannini)
RENZO MARCHETTI
BRAVO ALESSANDRO CHE HAI RICORDATO LE PERSONE CHE SFILAVANO O ERANO IN PIAZZA CAVOUR CON LE BANDIERE ROSSE. IN PIAZZA GARIBALDI QUANDO CI FU' L'ATTENTATO A TOGLIATTI NEL 1948 VIDI DISARMARE IL TENENTE FARA COMANDANTE DELLA CASERMA EI CARABINIERI DI BORGO SAI TANTE PERSONE AVEVANO NO I PAROOCCHI LE BENDE PER LA POLITICA CIAO RENZO
ALDO GIOVANNINI
ha ragione signor Alessandro, ho tutto davanti agli occhi nonostante avessi 8 anni, ma che ci vuol fare. Tempi tristi e di odio profondo. Ma come vede nonostante tutto la San Lorenzo va avanti, vendendo ancora, come scrive il caro Renzo Marchetti da Dicomano, i panini con il tonno e i cetriolini!
alessandro
forse il buon Aldo si dimenticato che quando in fila si passava dal mercato per andare alle colonie alla Brocchi c'erano sempre un gruppo di persone con bandiere rosse ad offenderci ed irriderci perch si cantava vogliamo il tricolore com' scritto nell'articolo. Che tempi. Peccato che molti hanno la memoria cortissima!
RENZO MARCHETTI
CARO ALDO TI RINGRAZIO DI FARMI RIVIVERE I MIEI TRASCORSI IN BORGO SAN LORENZO,LA COOPERATIVA SAN LORENZO CON I SUOI PANINI CON TONNO E CETRIOLINI.LE TUE FOTOGRAFIE RIVEDO TANTI AMICI CHE PURTROPPO SONO PARTITI GRANDE BORGO QUANDO SI ERA RAGAZZI ESISTEVA L'AMICIZIA ANCHE LA FRATELLANZA E IL RISPETTO CHE OGGI NON ESISTE PIU' PECCATO. UN ABBRACCIO E GRAZIE RENZO
gianni
che piacere vedere l'immagine di Franco Sargenti, ottimo dirigente sportiovo e molto gentile con tutti.
Teresa
mi sono stampato tutti gli articoli, sar un bel ricordo.
marcello
bello,bello,bello. Quante cosi tornare alla luce, quanta storia.