OK!Valdisieve

Crinali Liberi - Non si può salvare il Pianeta danneggiando il paesaggio e la biodiversità.

Presidio il 1° giugno alle ore 9.30 in Piazza Giotto a Vicchio

  • 282
I crinali e i loro orizzonti I crinali e i loro orizzonti © NN
Font +:
Stampa Commenta

Sono partiti a Roma gli Stati Generali della Coalizione di Associazioni e Comitati per l'Art.9 della Costituzione contro l’ eolico in zone inidonee, convenuti a Roma mercoledì 22 maggio, che in appena 20 giorni hanno raccolto quasi 500 adesioni, di cui 90 tra sindaci e amministratori locali e 120 tra Comitati, Associazioni culturali, imprenditoriali e Aziende agricole. Il Mugello ha dato il suo contributo con l'adesione di Sindaci, Candidati capilista e Consiglieri delle Liste che si candidano alle prossime elezioni a giugno.

Alla presenza di oltre 250 delegati, sono intervenuti da tutta Italia Sindaci, Amministratori locali e Comitati della Tuscia, del beneventano, del foggiano, del Salento, della Sicilia con la provincia di Trapani in prima linea, della Sardegna, aggredita da ogni parte da gigantesche pale eoliche e da campi sterminati di pannelli solari, della Basilicata con tanti Comuni che subiscono ormai il secondo assalto ai loro crinali, della Campania con l'Irpinia e il beneventano, della Calabria con la provincia di Catanzaro e l'eolico off-shore, dell'Abruzzo e del Molise, già coinvolto nei decenni passati e ora minacciato da ulteriore sviluppo di grandi impianti, della Tuscia, dell'Umbria e delle Marche, della Basilicata e, infine, dell'Appennino tosco romagnolo ed emiliano con il Mugello, la Valmarecchia e il Montefeltro.

Gli interventi hanno ribadito l'importanza dei Sindaci nella difesa dei territori e delle comunità dall’attacco di grandi opere speculative e che é giunto il momento di richiedere ai partiti una profonda revisione delle politiche per le fonti rinnovabili, abbandonando i progetti di espansione sul territorio degli impianti eolici e fotovoltaici a terra in assenza di qualsiasi attenta pianificazione, capace di discernere tra aree idonee e inidonee.

"Non si può salvare il Pianeta danneggiando il Paesaggio e la Biodiversità".

Questa la rivendicazione dei territori e delle comunità aggredite, che denunciano i gravi danni economici, sociali e ambientali causati da grandi opere che consumano suolo, abbattono foreste, compromettono i corsi d'acqua, danneggiano produzioni locali, gli habitat dove vivono specie protette e frammentano ecosistemi naturali che sono invece da conservare e tutelare con la massima cura e attenzione per il futuro delle giovani generazioni.

Le comunità residenti non ne traggono alcun beneficio reale né sgravi in bolletta. Piuttosto oneri e disagi di tutti i tipi.

Gli Stati Generali hanno evidenziato che i beni privati e pubblici all'arrivo nei territori degli impianti industriali eolici si svalutano e degradano, i territori, vengono declassati a siti industriali, di fatto condannati ad un progressivo spopolamento e desertificazione senza ritorno.

La loro attrattiva decade velocemente e diventano preda di espropri, saccheggi delle risorse, preda di interessi nelle biomasse e di grandi compagnie della telefonia, per non parlare di rifiuti pericolosi interrati e di discariche più o meno autorizzate.

Vengono meno il turismo e le attività ad esso legate, l'economia locale si deprime così come il tessuto civile e democratico, oggetto di continua pressione esterna e di pervasiva corruttela a tutti i livelli.

La presenza numerosa dei Comitati attivi in tutta la Penisola ha evidenziato una situazione insostenibile nei territori interessati alle grandi opere di impianti industriali eolici e fotovoltaici a terra e ha mostrato la ferma resistenza delle popolazioni all'espropriazione della terra e del mare da parte di Società finanziarie che niente hanno a che fare con le realtà regionali e locali.

Le alternative ci sono e vanno concertate democraticamente con le popolazioni residenti nei territori in un circuito positivo di scelte rinnovabili rispettose della salute dell’ambiente e delle comunità.

Il Comitato Tutela Crinale Mugellano ha aderito partecipando agli Stati Generali a Roma unendosi agli altri Comitati attivi e presenti in tutta Italia, con alcuni dei quali già in contatto da tempo per scambio di competenze ed esperienze maturale sul campo.

Anche in Mugello, in prossimità delle elezioni amministrative, le forze politiche hanno saputo dare ai cittadini la possibilità di esprimere con un voto la propria contrarietà alla colonizzazione industriale eolica dell'Appennino.

Duole constatare che proprio a Vicchio, diversamente da Dicomano e da San Godenzo, nei Programmi delle due Liste elettorali non vi è traccia di contrarietà all'impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore né alcun riferimento alla difesa dei crinali mugellani.

Prendiamo atto che a Vicchio l'appello del Comitato

(qui il link all'appello pubblicato da Radiomugello e Ok Mugello)

APPELLO DEL COMITATO TUTELA CRINALE MUGELLANO CRINALI LIBERI https://www.okmugello.it/.../elezioni-2024-liberi...

https://www.radiomugello.it/.../il-comitato-tutela.../...

Rivolto pubblicamente ai candidati e alle forze politiche in campo é rimasto inascoltato, pertanto invitiamo tutti a un Presidio il 1° giugno alle ore 9.30 in Piazza Giotto a Vicchio, FI, rivolto a cittadini, associazioni e comitati per manifestare la ferma e motivata contrarietà all'impianto industriale eolico sui crinali di Monte Giogo di Villore Corella nell'Appennino Mugellano, perché i crinali meravigliosi e fragili dell’Appennino, nella zona di rispetto del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, sono un patrimonio comune da preservare e amare, non da destinare e degradare  a siti industriali.

Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali liberi

Lascia un commento
stai rispondendo a