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La Storia del "Crocione" di Ampinana. Una memoria da conoscere e raccontare

Tutto è nato per caso, durante un'escursione di un gruppo di amici sulle tracce dei castelli dei Conti Guidi...

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La croce di Ampinana La croce di Ampinana © Vittorio Ciapetti
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Una semplice escursione tra amici sulle tracce dei castelli dei Conti Guidi ha portato alla scoperta di una storia affascinante, quella del "Crocione" di Ampinana. Situato sulla cima del colle che conserva i resti del castello di Belforte, questo monumento di cemento armato ha catturato l'attenzione del gruppo, dando il via a una ricerca approfondita sul suo passato.

A seguire la lettera ricevuta in redazione da un nostro lettore:

Tutto è nato per caso, durante un'escursione di un gruppo di amici sulle tracce dei castelli dei Conti Guidi, tra i quali Filippo discendente di questa famiglia. Eravamo curiosi di vedere se rimaneva qualche testimonianza di quei castelli. Sapevamo che ad Ampinana si trovava una possente Rocca del ramo ghibellino dei Guidi, ramo che si oppose alla Repubblica Fiorentina e che per per lunghi anni le diede filo da torcere.

Firenze nel 1291 acquistò la Rocca dai Guidi per 3000 fiorini e la distrusse fino alle fondamenta. Seduti poco lontano da Ampinana, sulla cima del colle che conserva i resti del castello di Belforte, osserviamo la presenza del “ Crocione “ di Ampinana. Roberto Landini, memoria del gruppo, ricorda che quella croce in cemento armato era lì almeno dal 1960, così abbiamo deciso di approfondirne la storia.

Già nello stesso luogo, dove un tempo sorgeva la Rocca di Ampinana, in una domenica del 1901 venne benedetta e inaugurata una croce in omaggio a Gesù Cristo Redentore; nel tempo però di questa croce, forse per la semplice fattura e per l'azione degli agenti atmosferici, se ne perse traccia.

Tra fine anni '50 ed inizi anni '60 del secolo scorso si verifica un evento molto importante: finalmente ad Ampinana arriva la luce elettrica. Don Francesco Parigi, che reggeva la piccola chiesa di San Michele ad Ampinana, e il maestro di Villore Carlo Alessi, decidono di celebrare l'evento.

Così il 26 maggio del 1960, giorno dell'Ascensione del Signore, è momento di grandi festeggiamenti: nella piccola chiesa si celebra una messa, subito dopo da San Michele si avvia una processione che arriva sul colle, viene inaugurato “ il nuovo Crocione “ in cemento armato, viene scoperta la lapide ricordo apposta alla base della croce.

Per alcuni anni si è continuato a festeggiare il “ Crocione “, poi nel tempo la tradizione è stata abbandonata, ed è scomparsa anche la lapide alla base. Oggi solo il malconcio “ Crocione “ rimane a ricordo dell'auspico di Don Parigi: “ che da quassù la benedizione di Dio possa giungere a tutto il Mugello “.

La storia del “ Crocione “, riemersa per caso, ci ha attratto e incuriositi, crediamo che sia una memoria da conoscere e raccontare. Le tradizioni devono essere recuperate, sono testimonianza della storia e della vita dei nostri luoghi, troppo spesso vengono perdute, dimenticate, abbandonate.

Vogliamo che questo sia l'anno in cui riprende vita la tradizionale festa al “ Crocione “. Domenica 26 maggio 2024 alle ore 16,30 sul colle di Ampinana si terrà una semplice cerimonia, con la benedizione del “ Crocione “, e una nuova lapide testimonierà l'evento. Vi invitiamo ad essere presenti per condividere questo momento.

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