Le complesse operazioni di recupero del corpo senza vita dell’ultimo operaio disperso sono attualmente in corso dopo il tragico crollo avvenuto a Firenze. Gli operai coinvolti lavoravano per tre ditte diverse, e decine di aziende erano coinvolte nelle varie fasi di costruzione del sito.
Tra le vittime dell'incidente, che ha scosso la comunità locale e nazionale, si contano un italiano, tre marocchini e un tunisino. Gli esperti di genetica sono al lavoro per l'identificazione dei corpi, un processo delicato e importante per garantire giustizia e rispetto alle famiglie delle vittime.
Il bilancio finale dell'incidente, che ha causato dolore e sgomento nell'intera città, sale definitivamente a cinque morti e tre feriti. Le autorità locali e nazionali si sono mobilitate per affrontare l'emergenza e garantire il massimo supporto alle famiglie colpite da questa tragedia.
Al momento, il fascicolo relativo al crollo strutturale che ha interessato il cantiere di Via Mariti a Firenze è ancora senza indagati. Le autorità competenti stanno conducendo indagini approfondite per stabilire le cause dell'incidente e individuare eventuali responsabilità. Si tratta di un processo complesso e delicato, che richiede tempo e risorse per essere condotto nel modo più accurato possibile.
È emerso che due dei quattro extracomunitari coinvolti nell'incidente erano irregolari con il permesso di soggiorno.