21 APR 2025
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I due decessi di piazza Tasso. L'assessore Paulesu: “Momento doloroso. Erano conosciuti dai servizi sociosanitari"

L’assessore e il presidente del quartiere 1 Rufilli sul posto dalla mattina. Il cordoglio della politica fiorentina.

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piazza Tasso piazza Tasso © street view
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“Fatti come questo ci addolorano, è un momento di cordoglio e di lutto per il quartiere e la città, e in particolare per tutto il sistema dei servizi sociosanitari cittadini che queste persone conosceva bene”. A dirlo è l’assessore al Welfare Nicola Paulesu, che ieri mattina era presente in piazza Tasso (articolo qui) con il presidente del quartiere 1 Mirco Rufilli; qui si sono verificati tra ieri e oggi due decessi, un uomo seguito dai servizi sociosanitari e accolto all’Albergo Popolare, un altro sempre in carico ai servizi, che più volte, anche nel corso degli ultimi mesi, era stato accompagnato verso un programma di accoglienza ma ne era uscito volontariamente. 

“Attendiamo rilievi e accertamenti che sono in corso da parte delle autorità competenti. – prosegue Paulesu - Erano entrambe persone conosciute e seguite dai servizi sociosanitari. In un caso, si trattava di un uomo attualmente accolto all’Albergo Popolare, inserito all’interno del sistema delle accoglienze e seguito dai servizi sociali.
Nell’altro caso, si trattava di una persona particolarmente fragile, ben conosciuta e seguita dai servizi specialistici, sia dalle unità di strada che dai servizi di prossimità, con un percorso sociosanitario complesso e molto resistente alle proposte progettuali che nel corso degli anni gli erano state offerte, anche in termini di opportunità di inserimento lavorativo; aveva usufruito dei progetti di accoglienza ma li aveva abbandonati volontariamente, in questo momento si trovava in piazza Tasso ma sempre monitorato dagli operatori. C’è sempre un grande impegno da parte di tanti operatori e tante professionalità, pubbliche e del terzo settore, che lavorano insieme.
Il quartiere è colpito da queste due morti, ero in piazza fin da stamane per seguire gli sviluppi della vicenda e per far sentire la vicinanza in questo momento di dolore.
– ha detto il presidente del quartiere 1 Rufilli San Frediano si stringe forte intorno a queste persone fragili”.

"La notizia delle morti di piazza Tasso sconvolge e rinnova l'importanza di una riflessione su un sistema che va ripensato" dichiarano  Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune e Francesca Lupo - Sinistra Progetto Comune Quartiere 1. "Piazza Tasso è scossa dalla notizia di due morti questa notte. Persone note per le criticità che stavano attraversando e che hanno concluso la loro esistenza in una zona particolarmente vissuta della città. 
Nelle scorse settimane avevamo segnalato alla Giunta che ci risultavano alcuni problemi rispetto all'accoglienza invernale. Non ci sono abbastanza strumenti e risorse per far fronte ai bisogni. Anche il numero dei posti non è sufficiente rispetto alle domande a cui devono far fronte. L'assistenza deve accompagnarsi a prevenzione, altrimenti tutto il sistema finisce per scricchiolare."


Alberto Locchi capogruppo Forza Italia la giudica “Circostanza inquietante che richiede indagini accurate e rinnovata attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Due senza tetto sono deceduti per strada, nel giro di poche ore, nei giardini di Piazza Tasso. Una coincidenza inquietante che comunque allarma e richiede indagini approfondite per accertare le cause dei due decessi e se ci siano connessioni nelle cause che hanno portato alla morte i due uomini. Ormai da tempo Piazza Tasso è un luogo dove c’è un’alta concentrazione di senza tetto che non sempre creano agio e tranquillità ai genitori che, numerosi, portano i bimbi a giocare. Mi auguro, ripeto, indagini accuratissime e rinnovata attenzione dell’Assessorato al sociale per garantire dignità e ristoro a queste persone”.

Cordoglio e preoccupazione da parte del capogruppo M5S Lorenzo Masi“Due clochard morti in poche ore in Piazza Tasso. Una tragedia che tocca tutti noi e che ci mette davanti all’evidenza che esiste un problema di marginalità sociale serio su cui l’Amministrazione Comunale ha il dovere di vigilare e intervenire. E’ un momento di dolore per tutti noi, per il ruolo istituzionale che rivestiamo e che in momenti come questi ci ricorda più che mai come sia importante il nostro impegno a tutela dei più deboli e degli emarginati.
Dobbiamo rafforzare gli aiuti a favore dei senza fissa dimora, aumentare il numero di posti letto nelle strutture dedicate, facilitare l’accesso alle case popolari e favorire percorsi di inserimento lavorativo e di accesso alle cure mediche. Stiamo parlando di persone fragili che vivono in situazioni difficili, verso le quali occorrono interventi mirati di accoglimento e cura. Come MoVimento 5 Stelle
– conclude Masi - ribadiamo la volontà di condividere con l’Amministrazione Comunale percorsi di accoglienza verso tutti quelli che stanno vivendo in situazione di marginalità”. 

“Notizia grave, passiamo a politiche sociali più effettive e meno burocratiche” afferma Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt. “Dobbiamo constatare - drammaticamente - che ci sono ancora diverse persone, sempre di più purtroppo, che vivono ai margini, esposte a ogni rischio.
Auspico che la sindaca Sara Funaro, già assessore del Comune di Firenze al sociale, che quindi dovrebbe avere piena contezza del problema, possa lavorare affinché la città arrivi ad avere politica sociale meno burocratica e più effettiva per intercettare prontamente bisogni e agire, con più prevenzione”.


Cordoglio anche da parte di Cecilia Del Re, Gasperini e Berti (Firenze Democratica): "oggi è il giorno del dolore e del cordoglio. Una piazza che in quel rione è luogo di incontro e di vita.  Abbiamo più volte detto che non si deve parlare di “emergenza freddo” in relazione alle persone senza fissa dimora perché l’attenzione verso chi vive in condizione di marginalità deve esserci tutto l’anno.
A inizio mandato, avevamo chiesto lo svolgimento di un consiglio comunale aperto proprio sul tema della sicurezza sociale, perché una città sicura è quella città che da’ un tetto ad ogni suo cittadino, e quell’assistenza di cui ha bisogno e che non riesce ad avere.Troppo poco spazio, infatti, anche nel dibattito pubblico viene dato a questo tema, che richiede non solo di maggiori risorse ma anche di creare sempre più ponti tra chi quotidianamente è a contatto con persone vulnerabili e i servizi del territorio”.


La notizia della doppia morte in piazza Tasso colpisce anche il gruppo dem che col capogruppo Luca Milani i vice capogruppo  Alessandra Innocenti e Cristiano Balli insieme al presidente della Commissione politiche sociali Edoardo Amato affermano che: “La notizia della morte di due persone colpisce profondamente la città, adesso non è il momento di fare strumentalizzazioni. Attenderemo la conclusione delle indagini delle forze dell’ordine per chiarire le cause dei decessi.
Il lavoro svolto dai servizi in questi anni ha posto le basi per il consolidamento e il rafforzamento degli interventi rivolti alle persone più fragili. Molte delle azioni attualmente in campo, così come l’impianto del sistema di accoglienza e sostegno, sono frutto dell’impegno dell’attuale Sindaca, quando deteneva la delega al sociale.
Oggi l’impegno dell’amministrazione è volto a costruire risposte sempre più strutturate e nuove modalità di azione per rispondere alle crescenti difficoltà socioeconomiche. Risposte capaci di unire assistenza e ascolto, prevenzione e inclusione, attraverso il confronto politico e il dialogo con i territori e le realtà sociali”.


Caterina Arciprete, capogruppo AVS- Ecolò e Previtali AVS-Ecolò al Quartiere 1 dichiarano: “Siamo stati allertati ieri sera da una cittadina che vive sulla piazza, preoccupata per le condizioni di una persona che si trovava lì. Questa mattina (ieri per chi legge) la notizia della tragedia. Due storie di sofferenza che si sono concluse nello stesso luogo, nello stesso tempo.
Sappiamo quanto il Comune, oggi e da anni, investa energie e risorse per offrire percorsi di uscita dalla marginalità. Ma tragedie come questa ci chiedono di andare oltre, di interrogarci ancora una volta. Cosa possiamo fare, oggi, in un contesto sempre più complesso, dove le risposte che un tempo funzionavano sembrano non bastare più?
Servono nuovi metodi, nuovi percorsi. Interventi che rispettino i tempi e le fragilità di chi non riesce a seguire regole troppo rigide. La risposta può nascere solo dall’ascolto, dal coinvolgimento, dalla cura”.

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