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Per non dimenticare. A 15 anni un libro ricorda la strage di Viareggio

“Uno spiacevolissimo episodio” il titolo dell'opera del giornalista Francesco Bertolucci.

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Parte della copertina del libro Parte della copertina del libro © Ok!News24
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“Uno spiacevolissimo episodio”. Questo il titolo del libro scritto dal giornalista Francesco Bertolucci collaboratore del Manifesto e FirenzeToday insieme al collega Giovanni Lorenzini, ex vicecaposervizio de La Nazione. Un libro - inchiesta da non perdere per fare luce sulla strage di Viareggio di cui il 29 giugno ricorreva il 15esimo anniversario.
Due giornalisti che lì quella sera c'erano e che vogliono raccontare la verità, quella che il nostr mestiere imporrebbe e che molto spesso finisce dimenticata in nome di altri interessi.

Da sottolineare che il ricavato delle vendite del  libro andrà interamente ai familiari delle vittime affinché possano poi proseguire la loro battaglia per la sicurezza ferroviaria oltre ad essere, visto che non è ancora terminato, un piccolo aiuto per le spese processuali.  La prefazione è dell'assessore regionale Stefano Baccelli.

Cosa è accaduto la sera del 29 giugno 2009 e com'è stato possibile. E poi: potrebbe accadere di nuovo?
“Uno spiacevolissimo episodio” racconta i fatti dell'incidente ferroviario di Viareggio in cui
persero la vita 32 persone, il lunghissimo iter processuale con tutti i suoi problemi e contraddizioni, cerca di far luce su come sia stato possibile che l'asse di un treno che viaggiava sulla rete ferroviaria europea trasportando merci pericolose si sia rotto per usura causando una strage e, allo stesso tempo seguendo il filo rosso delle indagini, narra gli accadimenti e le inchieste degli ultimi 15 anni che hanno messo a nudo lo stato in cui versava la sicurezza ferroviaria europea e la sua situazione attuale.

Un argomento centrale per il prossimo futuro dato che entro il 2030, in nome della transizione verde, il numero di treni merci che portano sostanze pericolose sulla rete ferroviaria europea – dal gpl alle scorie nucleari - è destinato praticamente a raddoppiare.

Con testimonianze, fatti di cronaca legati alla narrazione di un processo 'iniziato' coi primi indagati del febbraio 2010, questo libro dei giornalisti Giovanni Lorenzini e Francesco Bertolucci - che erano presenti sul posto e hanno seguito la vicenda dalla sera stessa del disastro - racconta l'11 settembre di una città e del trasporto su rotaie in Europa: da quel giorno, niente è più come prima.

I due autori

Giovanni Lorenzini, classe 1956, giornalista professionista. Ha lavorato dal 1973 fino al 2016,
anno del pensionamento, per il quotidiano La Nazione per cui ha ricoperto le cariche sia di redattore che vice caposervizio.
Si è occupato di cronaca, sia nera che giudiziaria, toccando i casi più eclatanti che hanno sconvolto la Versilia: dal caso Circe all'alluvione passando per i casi delle donne scomparse e numerosi altri delitti. Ha fatto per anni da corrispondente per la Gazzetta dello Sport.
La sera del 29 giugno era di turno notturno. Fu lui, poco prima di mezzanotte, ad avvertire per primo la redazione fiorentina del quotidiano: “Fermate il giornale...”

Francesco Bertolucci, giornalista classe 1980, ha seguito la vicenda dalla sera stessa dell'incidente.
Cresciuto a La Nazione, collabora con FirenzeToday ed ha realizzato articoli e reportage per Il Manifesto, Boston Globe, Domani, Tpi, Left, Junge Welt, Linkiesta, 20 Minuti, Affari Italiani,
Donna Moderna. Laureato in storia, è coautore della ricerca Gli italiani di Sachsenhausen (Panozzo Editore, 2022). Nel 2015 ha realizzato il documentario Geoffrey Cauley (Rai 5), e nel 2023 I dimenticati di Sachsenhausen (Rai Storia, RaiPlay).

Il ricavato del libro sarà devoluto interamente ai familiari delle vittime della strage, riuniti
nell'associazione “Il Mondo che Vorrei”
Il libro è disponibile negli store Amazon, Feltrinelli, Mondadori e Libreria Universitaria

 

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